Ue all'Italia: squilibri eccessivi, debito ancora in aumento

Il Messaggero ECONOMIA

Secondo la Commissione "la, sebbene in miglioramento,ad assicurare una rapida riduzione del debito".Per, spiega la Ue, i fattori di squilibrio sono rispettivamente ilin aumento e la permanenza di "relative a".

Uno Stato membro, laper aver fattoin termini di risultati economici.La Ue evidenzia inoltre com.

"Nessun progresso sull'attuazione delle riforme delle pensioni passate, per ridurre il peso delle pensioni di vecchiaia sulla spesa pubblica e", scrive la Commissione. (Il Messaggero)

Su altri media

Quanto agli altri paesi in situazione di squilibrio macroeconomico, la Commissione nota che "Spagna, Portogallo, Irlanda e Croazia sono caratterizzate da una combinazione di vulnerabilità legate all'elevato debito privato, pubblico ed estero. (Yahoo Finanza)

Per Cipro e Grecia i fattori di squilibrio sono rispettivamente il disavanzo delle partite correnti in aumento e la permanenza di "vulnerabilità molto significative relative a debito pubblico, crediti deteriorati e settore esterno". (Yahoo Finanza)

Dopo dieci anni trascorsi a tenere sotto controllo la spesa pubblica, ci si interroga ora sull'impatto dell'austerity sulla crescita. Compito della Commissione Europea è assicurarsi che spese e indebitamento dei paesi membri non superi certe soglie. (Euronews Italiano)

Una vera depressione italiana su patrimoni privati per ridurre il debito pubblico. E Salvini propone il Bengodi ai cittatini. (Il Gazzettino)

Tuttavia, il nostro Paese ha fatto “progressi sostanziali” nella lotta all’evasione fiscale, grazie anche all’'obbligo dell’utilizzo di pagamenti elettronici, e la riduzione delle soglie legali per i pagamenti in contanti. (quoted business)

In 9 Stati squilibri non eccessivi (come Germania e Francia) (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Bruxelles, 26 feb - Italia, Grecia e Cipro continuano a evidenziare 'squilibri macroeconomici eccessivi'. Germania, Irlanda, Spagna, Olanda, Francia, Croazia, Portogallo, Romania e Svezia evidenziano squilibri macroeconomici giudicati non eccessivi. (Il Sole 24 ORE)