E' scoppiata la guerra dei benzinai

Milano Finanza INTERNO

L'avvisaglia dello scontro si è avuta quando i sindacati dei benzinai hanno reso noto, nel corso della giornata, che "gli impianti di rifornimento carburante chiuderanno a partire da mercoledì notte" per carenza di sicurezza.

A innescare la miccia sono stati i sindacati di categoria che tutelano gli addeti agli impianti di distribuzione del carburante, chiamando alla serrata nazionale.

E' scoppiata oggi, all'indomani della mobilitazione sindacale di bancari, chimici e metalmeccanici. (Milano Finanza)

Su altri media

Chi volesse approfondire può chiedere conto a governo, concessionari autostradali, compagnie petrolifere e retisti indipendenti: a ciascuno di essi compete fare per intero la propria parte se si vuole assicurare la distribuzione di benzina e gasolio". (Live Sicilia)

Non è uno sciopero, precisa Bruno Bearzi, vicesegretario di Figisc-Anisa, ma la denuncia che dopo un mese di inascoltati appelli a governo, concessionari autostrade e compagnie comincerà ad avvenire l'inevitabile: le gestioni autostradali prima, per i costi annessi, e poi per gli altri impianti non ci sono, o non ci saranno, più le risorse per l'approvvigionamento di carburante. (TGR – Rai)

Ma nessuno può pensare di continuare a trattarci da schiavi, né da martiri”. “Correremo il rischio dell’impopolarità e dei facili strali lanciati da comode poltrone, ma davvero non abbiamo né voglia, né la forza per spiegare o convincere delle solari ragioni che ci sostengono. (TerzoBinario.it)

I benzinai lamentano di essere i "dimenticati" di questa fase di crisi senza precedenti con le loro attività ridotte dell'85 per cento, e in risposta annunciano che chiuderanno gradualmente le stazioni di rifornimento. (La voce di Rovigo)

Lo annunciano in una nota iDi conseguenza: da, compresi raccordi e tangenziali; e,", si legge nella nota.I sindacati ricordano che sono ", il" mettendo a rischio "la propria salute, presidiando fisicamente il territorio, rimanendo dove sono sempre state e dove ogni cittadino di questo Paese è abituato a trovarle ogni giorno, vale a dire in mezzo alla strada". (Il Messaggero)

"Noi, da soli, non siamo più nelle condizioni di assicurare né il necessario livello di sicurezza sanitaria, né la sostenibilità economica del servizio. Redazione. ULTIMA MODIFICA: 25 marzo 2020, 00:47 (Cuneodice.it)