Terremoto in Turchia e Siria, 40 volontari affiancheranno il dipartimento di Protezione civile del Piemonte

Quotidiano Piemontese INTERNO

Si imbarcheranno domani sera sulla nave San Marco della Marina Militare in partenza dal porto di Brindisi i primi volontari del comparto dell’Alessandrino, che affiancheranno il Dipartimento di Protezione civile nazionale nel montaggio dell’ospedale da campo Emt2 per l’emergenza terremoto in Turchia e Siria. «Il Piemonte anche questa volta è in prima linea nell’emergenza- dichiara l’assessore alla Protezione Civile del Piemonte Marco Gabusi -. (Quotidiano Piemontese)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Sono decine le storie come queste che arrivano da Turchia e Siria. Il bilancio del terremoto supera gli 11.700 morti. +++ (Vanity Fair Italia)

Intervento estremamente complicato durante il quale sono state numerose le scosse di assestamento (LaPresse)

Le squadre USAR (Urban Search and Rescue – ricerca e soccorso in ambito urbano) dei Vigili del Fuoco, il personale sanitario e i funzionari del Dipartimento della Protezione civile, stanno operando in queste ore su due diversi scenari nei pressi di Antiochia, in raccordo con le autorità locali e gli altri soccorritori internazionali. (Protezione Civile)

Al lavoro scavando con strumenti tecnici ma anche a mani nude, mentre a tratti le scosse di assestamento smuovono le macerie, rischiando di far sprofondare anche chi è impegnato nelle ricerche. Ma loro, i soccorritori, devono fare una scelta e concentrarsi solo su quei pochi segnali che arrivano, le voci di chi è sepolto vivo e il latrato dei cani che fiutano qualcosa. (ilmessaggero.it)

Per la raccolta dei generi di prima necessità occorrono: pasta, latte a lunga conservazione, caffè, pelati/passata, carni in scatola, tonno in scatola, olio, zucchero, farina, legumi, merendine, biscotti, omogeneizzati, sale, succhi di frutta, acqua, prodotti per l’infanzia, prodotti per l’igiene personale, prodotti farmaceutici da banco. (Caserta Web)

Lo racconta all'ANSA Samuele Pacchi, infermiere toscano partito per portare soccorso in Turchia dopo il sisma ed operativo nella citta' di Hatay. Diventa davvero difficile dire di no, ma purtroppo - afferma - siamo costretti a dover fare una scelta e dobbiamo per forza concentrarci di piu' sui dati oggettivi, come le voci da sotto le macerie oppure se uno dei nostri cani dei vigili del fuoco sente una scia". (Tiscali Notizie)