Detrazioni e pagamenti tracciabili, chiarimenti di Federfarma su deroga farmaci

RIFday INTERNO

15 del Testo unico delle imposte sui redditi, ricorda Federfarma, dovranno essere sostenute dai cittadini che intendano fruire delle detrazioni d’imposta con modalità di pagamento tracciabili (versamenti bancari o postali, pagamenti tramite carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari).

Tutte le altre spese per oneri per i quali è consentita la detrazione dall’imposta nella misura del 19%, ai sensi dell’art. (RIFday)

Ne parlano anche altri giornali

- (PRIMAPRESS) Da gennaio, infatti, con l’entrata in vigore della manovra economica, le spese detraibili al 19% saranno riconosciute solo con pagamenti riscontrabili. (PrimaPress)

Dal 1° gennaio 2022 il limite scenderà ulteriormente a mille euro. Questo comporterà una riduzione progressiva anno dopo anno del denaro circolante. (Corriere della Sera)

Il Legislatore non ha previsto obblighi di adozione di sistemi di pagamento tracciabili come il POS. Stesso discorso per le prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o private convenzionate con il SSN. (PMI.it)

Tra l’altro, dal primo gennaiola comunicazione delle spese a Sts include anche l’indicazione dello strumento di pagamento (contati o mezzo tracciabile)» – Gli sconti fiscali per le spese sanitarie (visite specialistiche, l’acquisto di farmaci, il pagamento di esami e prestazioni in strutture accreditare con il Servizio sanitario nazionale) potrebbero essere a rischio se si usa il contante. (Firenze Post)

Che da inizio gennaio 2020 possono utilizzare il contante solamente per le spese relative a medicinali, prestazioni sanitarie in strutture pubbliche (o convenzionate) e dispositivi medici. Tutte le spese sanitarie detraibili al 19%. (Fanpage.it)

Per le spese mediche il comma 680 stabilisce che non è possibile pagare in contanti solo le spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, e le spese per prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale. (La Repubblica)