La variante Mu è nel Bresciano, primi casi già ad aprile. Caruso: «È sensibile ai vaccini»

Corriere della Sera SALUTE

Sulla terza dose, alcuni immunodepressi sono stati vaccinati a marzo, altri a maggio

Sicuramente i pazienti immunodepressi o con malattie croniche debilitanti saranno chiamati con priorità ad effettuare la terza dose per metterli in sicurezza.

Terza dose, il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, in un’intervista al Corriere diceva che si partirà «molto presto con i pazienti immunodepressi».

Gli immunodepressi saranno forse la prima categoria a ricevere la terza dose di vaccino. (Corriere della Sera)

Su altri media

Se la prima ondata ha visto gli anziani esposti ai colpi di maglio della pandemia, ora il coronavirus si sta insinuando fra le categorie meno protette: i bambini A mani nude contro la Delta. (Roccarainola.net)

“Non abbiamo ancora dati per dire che” la variante Mu “si sta diffondendo molto – ha precisato – né per sapere se potrà soppiantare la Delta. La variante Mu è fondamentale la quinta mutazione a livello globale del coronavirus, viene dal Sud America, Ecuador e Colombia (LiberoReporter)

Hanno cioè utilizzato solo la proteina Spike della variante Mu e delle altre varianti con le quali è stata confrontata evitando di utilizzare il virus intero, che sarebbe pericoloso. Uno studio realizzato da un team di esperti del Giappone ha evidenziato come la variante Mu sia altamente resistente agli anticorpi. (Notizie.it )

Pregliasco sulla variante Mu. Intervistato da HuffPost, l’esperto ha evidenziato che dai primi studi fatti in laboratorio, come spiegato dall’Ema, è emerso che questa nuova variante riesce a bucare i sistemi immunitari. (Notizie.it )

“Quello che stiamo vedendo ora è estremamente preoccupante”, ha dichiarato alla Cnn Edith Bracho-Sanchez, pediatra presso l’Irving Medical Center della Columbia University. Dalla comparsa del morbo, stando ai dati del CDC, almeno 520 pazienti pediatrici negli Usa non sono riusciti a superare l’infezione da Covid (Firenze Post)

Lo sostengono dei ricercatori intervistati dalla rivista Nature: fino a questo momento i bambini hanno resistito al Covid grazie a una risposta innata più forte degli adulti e pronta subito a funzionare, ma negli ultimi mesi i dati di contagi e ricoveri suggeriscono che anche i piccoli stiano diventando una parte consistente di infezioni e ricoveri. (L'Occhio)