Evergrande evita il default all’ultimo minuto, ma la crisi si aggrava

iLoveTrading ECONOMIA

La cifra era scaduta il 23 settembre e di conseguenza se non pagata entro il 23 ottobre sarebbe scattato il default.

Da una parte abbiamo Evergrande che stupisce tutti e si salva dal default tecnico che sarebbe scattato tra pochissimo, pagando via Citigroup quanto dovuto sul Bond offshore da 83,5 milioni di dollari.

Pagando questa cifra il default tecnicamente per ora è evitato.

Di conseguenza il temuto scoppio del default non c’è stato, ma per quello che si può dire ora è solo rimandato

Dall’altra parte, però, abbiamo che il macigno da oltre 300 miliardi di dollari di debito sulla grandissima azienda rimane sempre lì. (iLoveTrading)

La notizia riportata su altri giornali

China Evergrande sarebbe prossima a pagare gli interessi dovuti alla scadenza del 23 settembre su alcuni bond che aveva emesso, schivando così un default che i mercati avevano dato quasi per scontato. La notizia del pagamento degli interessi è stata riportata dal Securities Times, quotidiano finanziario cinese controllato da Pechino. (Finanzaonline.com)

(Calcioefinanza.it) Una notizia, questa, che fa indubbiamente respirare anche Suning, che aveva sottoscritto nel 2017 azioni di Evergrande cedendo alla promessa di forti dividendi. (Fcinternews.it)

(…)The person said Evergrande remitted $83.5 million to a trustee account at Citibank on Thursday – as earlier reported on Friday by state-backed Securities Times – allowing it to pay all bondholders before the payment grace period ends on Oct. (Finanza.com)

Evergrande ridefinirà il proprio modello industriale nell'arco di dieci anni, che sarà incentrato sulla produzione di veicoli a nuova energia. (fcinter1908)

La scelta di pagare i detentori internazionali del bond, per quanto giunta sul filo di lana, arriva in un momento particolare. La notizia da parte dei media di Stato cinesi che Evergrande pagherà la cedola sul bond scaduto un mese fa ha risollevato il sentiment dei mercati. (Milano Finanza)

Una battuta d’arresto giunta poco prima della scadenza di un periodo di grazia di 30 giorni concessa ad Evergrande, oltre il quale scatta il default. Evergrande ottiene un’estensione del prestito obbligazionario insolvente da 260 milioni di dollari. (QuiFinanza)