Dita dei piedi da Covid: le lesioni che compaiono anche nei negativi a test e tamponi

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Le analisi hanno rilevato infatti il virus nelle cellule endoteliali dei vasi sanguigni della pelle e nelle ghiandole sudoripare.

Tra le possibili manifestazioni della, anche le cosiddette, ovvero lesioni della pelle che si manifestano con piaghe rosse o danni a piedi (e mani) di bambini e giovani adulti.

Ultimo aggiornamento: Domenica 5 Luglio 2020, 09:52. . Si moltiplicano le scoperte sugli. (Leggo.it)

La notizia riportata su altre testate

Tra le possibili manifestazioni della malattia, anche le cosiddette 'dita dei piedi da Covid', ovvero lesioni della pelle che si manifestano con piaghe rosse o danni a piedi (e mani) di bambini e giovani adulti. (Oggi Treviso)

"I nostri risultati supportano una relazione causale tra Sars-Cov-2 e le 'dita dei piedi da Covid'. Ora un nuovo studio pubblicato sul 'British Journal of Dermatology' fornisce delle prove a sostegno del collegamento fra queste lesioni e Covid-19. (Milleunadonna.it)

"I nostri risultati supportano una relazione causale tra Sars-Cov-2 e le 'dita dei piedi da Covid'. Ora un nuovo studio pubblicato sul 'British Journal of Dermatology' fornisce delle prove a sostegno del collegamento fra queste lesioni e Covid-19. (Sardegna Live)

Un nuovo studio ha ipotizzato un possibile legame tra alcune eruzioni cutanee e il coronavirus. Tuttavia i ricercatori spagnoli autori di questo studio hanno scoperto che il covid-19 è presente nelle biopsie cutanee dei bambini con lesioni tipiche delle “dita dei piedi da Covid”. (FocusTECH)

“Il danno endoteliale indotto dal virus potrebbe essere il meccanismo chiave che causa queste lesioni”, ha spiegato la dottoressa Colmenero, come riportato da AdnKronos. (Salernonotizie.it)

Le analisi hanno rilevato infatti il virus nelle cellule endoteliali dei vasi sanguigni della pelle e nelle ghiandole sudoripare. Il danno endoteliale indotto dal virus potrebbe essere il meccanismo chiave che causa queste lesioni”, ha detto l’autore principale dello studio, Isabel Colmenero dell’Ospedale Infantil Universitario Niño Jesús, in Spagna. (L'HuffPost)