«Imprese e lavoro, per i giovani Puglia e Basilicata sono ostili»

La Gazzetta del Mezzogiorno INTERNO

La Puglia e la Basilicata sono habitat ostili ai giovani che hanno voglia di fare, di creare un’impresa e di lavorare. È impietoso l’indice «youth-friendly», ovvero «amichevole con la gioventù», presentato ieri, a Roma, durante l’assemblea annuale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato. La classifica fotografa, molto meglio di mille tavole rotonde sull’autonomia, quanto sia maledettamente attuale la Questione Meridionale. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Su altri media

Nonostante questo, l’Italia è all’ultimo posto in Europa per i Neet, ovvero le persone comprese in età tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi di formazione. (Il Fatto Quotidiano)

Un giovane su quattro tra i 25 e i 34 anni è inattivo, cioè non cerca lavoro perché convinto di non trovare un’occupazione in linea con il suo percorso di studi e le sue aspettative. Un esercito di quasi 1,6 milioni di persone che non possono definirsi né disoccupati né inoccupati. (Avvenire)

L’Italia ha il numero di giovani inattivi più alto dell’Unione europea Secondo le stime di Confartigianato, in Italia ci sono oltre un milione e mezzo di giovani tra i 25 e i 34 anni che non si offrono sul mercato del lavoro: è il dato peggiore in Europa. (Fanpage.it)

A più di quattro anni di distanza dal varo del reddito di cittadinanza, la misura che secondo il M5s avrebbe «abolito la povertà» ha invece contribuito a far crescere la quota di under 35 che non lavorano né cercano lavoro. (ilGiornale.it)

In base ai dati pubblicati da Eurostat riferiti al 2022. L'Italia è all'ultimo posto tra iper i giovani uomini tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi di formazione. (LA STAMPA Finanza)

Suona forte il campanello d’allarme in Italia per il numero dei ragazzi che nel nostro Paese non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi di formazione. I cosiddetti Neet, ovvero i Not in Education, Employment or Training, consegnano infatti all’Italia la maglia nera in Europa in termini di percentuali. (Virgilio Notizie)