Stop al superbonus 110%

La Legge per Tutti ECONOMIA

Non verranno stanziati altri fondi, com’era invece stato ipotizzato in passato, per prorogare la misura del Superbonus 110%.

È, infatti, innegabile il successo riscontrato dal Superbonus 110%, che moltissimi italiani hanno deciso di sfruttare, con richieste che nel giro di pochi mesi hanno toccato quota 33,7 miliardi di euro, evidenziando l’insufficienza dei fondi concessi

In base a quanto è trapelato dalla riunione di oggi tra la maggioranza e l’esecutivo alla Camera, ora che le risorse finanziarie messe in campo sono terminate, non c’è più l’intento di mettere a disposizioni ulteriori fondi per il Superbonus 110%. (La Legge per Tutti)

Su altre fonti

Insomma la misura "bandiera" dei Cinque Stelle, dopo il reddito di cittadinanza, diventa un perno importante per la sopravvivenza della maggioranza. Di fatto adesso il bonus potrebbe diventare la miccia per far esplodere definitivamente la maggioranza. (Liberoquotidiano.it)

«Chi ha creduto e investito nel superbonus non va ora lasciato con il “cerino in mano” – ribadisce il presidente di CNA Treviso -. Lo afferma Luca Frare, presidente di CNA territoriale di Treviso, commentando la notizia uscita sui media secondo cui il Governo non sarebbe più disposto a prorogare la misura per mancanza di soldi. (TrevisoToday)

Infatti grazie al 110 oggi molte abitazioni sono meno energivore e una recente ricerca ha calcolato che se riuscissimo ad efficientare tutte le strutture che ne hanno bisogno riusciremo a raggiungere un risparmio energetico del 70%. (Il Mattino di Padova)

Il problema è il solito: si sono esaurite le coperture e Draghi non intende più scucire un euro. In ogni caso ad andarci di mezzo saranno quelle persone che a causa di tante truffe perderanno i sostegni (LA NOTIZIA)

Quanto sono aumentati i prezzi dell'edilizia a causa del superbonus 110% Usando i bollettini mensili sulle asseverazioni, Wired ha provato a calcolare l'impatto per condomini, case indipendenti o villette a schiera. (Wired Italia)

Una maggiore apertura, invece, sull'ampliamento delle cessioni del credito, consentite anche ad altri soggetti oltre le banche, con la sola esclusione delle persone fisiche. “Non si può fermare la macchina così, in una situazione già critica di per sé”, commenta Pino Comanzo, presidente di Cna Costruzioni Toscana. (LA NAZIONE)