L'ipocrisia surreale della questione cannabis nel Palazzo

la Repubblica INTERNO

Fra il Palazzo e la cannabis l'ipocrisia è da sempre pregiudiziale e istituzionale, ma soprattutto surreale.

Nel senso che tutti sanno quanta ne gira, tutti fanno finta di non saperlo e diversi parlamentari se la fumano pure, però di nascosto.

Quanto alle leggi, un po' gli vengono pessime, ma un altro po' le lasciano alla mercè della magistratura che prova a metterci una pezza regolando, tra norme fantasma e pronunciamenti che s'intrecciano nel vuoto, una situazione a tal punto e da talmente tanti anni abbandonata a se stessa da rendere obsoleta, forse addirittura superata, la tradizionale incompatibilità tra proibizionismo e antiproibizionismo

(la Repubblica)

Ne parlano anche altre testate

Sono stati tenuti sotto controllo, pedinati e i carabinieri hanno monitorato anche i movimenti intorno alla loro casa, a Mirano. Erano sospettati di tenere le fila di una piccola rete di spaccio di marijuana. (VeneziaToday)

Un 34enne di San Gavino Monreale è stato denunciato dai carabinieri alla procura della Repubblica del tribunale di Cagliari per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari hanno infatti eseguito una perquisizione nel podere dell’uomo, in località Campu Linus, scoprendo una maxi serra di marijuana: 451 piante, tutte dentro i vasi. (Casteddu Online)

In base a quanto detto, stigmatizzare la sostanza in base al consumo, sovrapponendo i due concetti, rappresenta un grande errore. La cosiddetta “Cannabis light”, che contiene quasi esclusivamente CBD, è Cannabis tanto quanto lo è quella con percentuali di THC maggiori. (neXt Quotidiano)

La sostanza psicotropa è stata rinvenuta al termine di una perquisizione domiciliare nel corso della quale i poliziotti, all’interno del garage pertinente l’abitazione, hanno rinvenuto una piccola serra artigianale con tutto l’occorrente per la coltivazione della droga. (Ottopagine)

Il testo, presentato dalle fila del M5S e di +Europa punta a depenalizzare la coltivazione domestica, fino ad un massimo di quattro piante femmine, quelle che nell'influorescenza contengono il Thc. Infine la coltivazione in casa, oltre che a combattere lo spaccio, nella proposta favorirebbe i soggetti affetti da patologie specifiche che fanno un uso terapeutico della cannabis (gonews)

Strano a credersi, ma molto presto richieste da sempre familiari per prezzemolo, basilico e aglio potrebbero diventarlo anche per la droga. Sinistra alla canna(bis) del gas. Già, che ne sa più il Pd – canterebbe Lucio Battisti – «di un cinema di periferia»? (Secolo d'Italia)