La clausola che può bloccare l'accordo sul nucleare iraniano

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Questo dettaglio fa sì che Stati Uniti ed Iran, almeno nei prossimi quattro anni, negozieranno con due umori differenti e con obiettivi profondamente diversi.

Ma al di là della partita a scacchi con gli Stati Uniti, deve tener conto delle grandi pressioni interne alla società iraniana

Mentre prosegue il braccio di ferro tra Stati Uniti e Iran su chi debba fare il primo passo per un ritorno ai negoziati, l’accordo sul nucleare iraniano sembra incontrare nuove ragioni per veder prolungata l’impasse attuale. (InsideOver)

Su altre testate

Baquer in prigione invece dal 2016 dopo essere stato attirato in Iran con la scusa che avrebbe potuto rivedere suo figlio. Da duemila giorni sono in carcere in Iran: Siamak arrestato nel 2015 con l’accusa di “collusione con un Paese nemico”, e condannato a 10 anni di carcere. (la Repubblica)

L'Iran non accetterà una graduale revoca delle sanzioni USA, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Saeed Khatibzadeh in un'intervista a PressTV. L'Iran ha deciso di ridimensionare gradualmente i propri impegni nel 2019, un anno dopo che gli Stati Uniti si sono ritirati dall'accordo sul nucleare e hanno iniziato a imporre sanzioni a Teheran. (Sputnik Italia)

Il capo di stato iraniano ha quindi sottolineato che Washington continua a mostrare una "mancanza di conoscenza" in materia di Iran e ha ribadito che finora Teheran è stata l'unica parte in causa a farsi carico dell'onere dell'accordo. (Sputnik Italia)

Al momento si tratta di colloqui indiretti, ma la prossima settimana, a Vienna, i due Paesi negozieranno tramite intermediari che cercheranno di riportarli entrambi alla conformità con l’accordo nucleare del 2015. (Il Manifesto)

Durante l'intervista, Malley ha fatto riferimento all'aumento dell'Iran dell'uranio arricchito e ha affermato che gli Stati Uniti sono in una posizione peggiore rispetto al programma nucleare iraniano ed a quando hanno lasciato l'accordo nucleare nel maggio 2018. (L'AntiDiplomatico)

Secondo alcuni analisti sul cambio di strategia degli Stati Uniti ha pesato l'avvicinamento cinese all'Iran, dopo la recente firma di un accordo di cooperazione per 25 anni tra Pechino e Teheran Parallelamente saranno condotte discussioni indirette tra Stati Uniti e Iran attraverso il team del capo della diplomazia UE, Josep Borrel, il quale ha dichiarato che "l'obiettivo è un accordo per il ritorno degli Stati Uniti nei prossimi due mesi, prima delle elezioni presidenziali in Iran". (Vatican News)