Ex membri delle Brigate Rosse arrestati in Francia. Tre sono in fuga

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Rischio prescrizione. Nelle scorse settimane il prestigioso Le Figaro aveva posto l'accento sul rischio che alcuni degli ex terroristi italiani rifugiati in Francia potessero essere 'salvati' dalla prescrizione.

E il 9 aprile il ministro della giustizia Marta cartabia ha incontrato il suo collega francese Eric Dupond-Moretti, chiedendo ufficialmente la consegna degli ex terroristi per i quali a maggio scatta la prescrizione

La "dottrina Mitterand". (QUOTIDIANO.NET)

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Si trattava di una questione di una certa urgenza perché, per molti di loro, la prescrizione per i capi d'imputazione sarebbe scattata questo maggio. Per le persone attualmente arrestate, la Francia dovrà decidere per l'estradizione definitiva nelle prossime 48 ore (Ticinonline)

Erano tanti, troppi anni che aspettavamo questo momento" aggiunge Adriano Sabbadin. Perché assicurare alla giustizia degli assassini deve essere un dovere morale per tutti e questo era doveroso non solo nei confronti della nostra famiglia ma di tutto il nostro Paese", conclude (Adnkronos)

Così il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a Skytg24 Credo si chiuda anche la pagina dell’ignobile dottrina Mitterand”. (LaPresse)

Il risultato di una fitta collaborazione tra i ministeri della Giustizia dei due Paesi”. Ancora in fuga Raffaele Ventura, Maurizio Di Marzio e Luigi Bergamin. (LaPresse)

Manenti ha anche una condanna a 2 anni e 6 mesi per ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi e a 3 anni e 6 mesi per associazione sovversiva e banda armata. “Tradimento”. Irene Terrel, storica avvocata degli ex terroristi italiani in Francia, ha invece denunciato stamattina un “tradimento senza nome da parte della Francia”. (Ticinonews.ch)

Tornaghi, come esponente della colonna Walter Alasia, è inoltre stato accusato di partecipazione a banda armata e concorso nell'uccisione del direttore del Policlinico di Milano Luigi Marangoni e del maresciallo Di Cataldo e pure per la gambizzazione di Indro Montanelli Nei suoi confronti l'ordine di esecuzione pena della Procura milanese era stato emesso il 22 luglio 2008. (Il Messaggero Veneto)