‘Ripley’: il talento di Mr. Andrew Scott guida un remake favoloso

‘Ripley’: il talento di Mr. Andrew Scott guida un remake favoloso

Ha senso riadattare un romanzo (di Patricia Highsmith) già diventato un film (anzi, vari film) di culto? Sì, se dietro il progetto c’è un autore come Steven Zaillian e un cast perfetto. E dire che al principio Netflix non c’entrava niente… (Rolling Stone Italia)

Ne parlano anche altri media

La scrittrice di gialli texana Patricia Highsmith, morta nel 1995 all’età di 74 anni, era specializzata nel tratteggiare personaggi di dubbia moralità e dubbia sessualità il cui fascino continua però a riverberarsi attraverso le generazioni. (IlCineocchio.it)

Il magazine dedicato a chi ama viaggiare e scoprire posti nuovi, a chi cerca informazioni utili. Tra i prodotti più interessanti che si possono trovare su Netflix c’è “Ripley“, una serie Tv composta da 8 episodi diretti e sceneggiati da Steven Zaillian (SiViaggia)

In questa nuova versione della storia Andrew Scott, l’attore irlandese noto per Fleabag e per il film Estranei, veste i panni di Tom Ripley, l’enigmatico protagonista che viene ingaggiato per riportare il figlio di un magnate a New York dall’Italia e che diventa invece artefice di trame ben più oscure. (Libero Tecnologia)

Ripley, eccezionale thriller che scandaglia le pieghe dell'anima (voto 10)

Andrew Scott è il protagonista di Ripley, la nuova miniserie da vedere su Netflix. Ma perché è in bianco e nero? A fare chiarezza l'ideatore, sceneggiatore e regista Steven Zaillian. News Serie TV (ComingSoon.it)

Il caso di Amalfi è un esempio eloquente dei dilemmi che affrontano le destinazioni turistiche di tutto il mondo, soprattutto quelle di grande appeal come la Costiera Amalfitana. L’afflusso turistico, se da un lato è una fonte di ricchezza economica, dall’altro può comportare problemi di sovraffollamento, deterioramento ambientale e culturalmente impoverimento delle destinazioni. (Positanonews)

C’è una gemma elegante e morbosa sulla piattaforma Netflix, si chiama “Ripley”. Erano cadaveri “In pieno sole”, come nella versione di Rene Clement col giovane Alain Delon da molti erroneamente chiamata “Delitto in pieno sole” (era il titolo della riedizione) e anche in quella di Minghella con Law, Paltrow, Blanchett e Damon, che aveva anche il cameo di Fiorello. (Corriere della Sera)