La maxi inchiesta: "Le mani dei clan sulle ultime Comunali"

QUOTIDIANO NAZIONALE ECONOMIA

Il terremoto di Bari ha inizio da un blitz con mille agenti in campo. È il 25 febbraio, quando una vasta indagine della Dda di Bari fa emergere uno scambio elettorale politico-mafioso che coinvolge i clan di "Savinuccio" Parisi ed Eugenio Palermiti. Il primo è in carcere da anni, il secondo da pochissimo ha varcato la soglia delle patrie galere. Secondo l’accusa della Direzione distrettuale antimafia gli uomini di Parisi e Palermiti avrebbero condizionato il voto alle comunali 2019. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altre fonti

Il Viminale ha deciso di disporre una commissione di accesso al Comune di Bari in vista di un possibile scioglimento. L’inchiesta della Dda barese ha portato all’iscrizione di 130 persone nel registro degli indagati e all’arresto di una consigliera comunale per una presunta compravendita di voti in occasione delle elezioni comunali del 2019. (Il Sole 24 ORE)

Lo scatto immortala l’istante in cui, seduti attorno a un tavolo, sono intenti a dire la propria. Un quadro caravaggesco: un ministro, Matteo Piantedosi, attorniato da sette parlamentari pugliesi, in una stanza romana. (La Repubblica)

Quotidiani che fino ad ora non avevano raccontato della maxi inchiesta con 130 arresti con tanta evidenza e oggi invece dedicano i titoli di apertura delle prime pagine proprio al ‘caso Bari’. C’è chi parla di un vero e proprio ‘colpo di mano’ (‘la Repubblica’), chi accusa la sinistra di ‘farneticare’ e di avere ‘deliri di impotenza’, in pieno stile ‘Libero’. (Telebari)

Bari, Giuseppe Conte: "Chiaro attacco politico" (Liberoquotidiano.it)

Bari, 21 mar. Dopo la decisione del ministro dell'Interno di nominare una commissione per valutare l'esistenza o meno delle condizioni per procedere allo scioglimento del Comune di Bari per infiltrazioni mafiose, il primo cittadino del capoluogo Pugliese, Antonio Decaro è provato ed amareggiato. (il Dolomiti)

La destra accusa la sinistra, e il sindaco di Bari nonché presidente dell’Anci Antonio Decaro, di fare “uso politico di una legittima richiesta di accesso agli atti nel capoluogo pugliese da parte del ministro dell’Interno dopo l’inchiesta che ha portato in carcere 137 persone per sospette infiltrazioni mafiose nella municipalizzata dei trasporti controllata dal comune”. (Tiscali Notizie)