IL VACCINO RUSSO SPUTNIK V / 2 VOLTE PIU' EFFICACE DI PZIFER. E ALLORA?

La Voce Delle Voci SALUTE

Come mai l’EMA, ossia l’autorità europea sul fronte dei farmaci, è stata zitta e muta?

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Come mai l’Unione Europea ha firmato quei contratti capestro con Pfizer e Moderna per le colossali forniture dei vaccini, le cui clausole sono state addirittura secretate?

E cosa dire dell’esecutivo di Sua Maestà Draghi, capace solo di infondere panico e terrore nei cittadini a botte d’Emergenza senza fine?

Spiegano più in dettaglio i ricercatori: “Con due dosi di Sputnik V vengono forniti titoli medi geometrici (GMT) di anticorpi neutralizzanti il virus contro la variante Omicron due volte superiori rispetto alla doppia dose del vaccino Pfizer: 2,1 volte superiori in totale e 2,6 volte superiore tre mesi dopo la vaccinazione”. (La Voce Delle Voci)

La notizia riportata su altre testate

Perché, stando alle prime spiegazioni, la capacità di rispondere alla variante Omicron da parte del vaccino russo sarebbe maggiore a quella registrata da quello americano: «Più di 2 volte superiori rispetto a 2 dosi di vaccino Pfizer (2.1 volte superiori in totale e 2.6 volte superiori 3 mesi dopo la vaccinazione)». (Il mattino di Foggia)

La procedura può essere utilizzata a due condizioni: il vaccino madre deve aver ottenuto l'autorizzazione alla commercializzazione nell'Ue; inoltre, il processo di produzione, i controlli e lo stabilimento per la produzione del vaccino adattato devono essere gli stessi, o molto simili, di quelli del vaccino madre (Today.it)

Firmato: le agenzie del farmaco di tutto il mondo, europea Ema compresa. “SERVONO STUDI CLINICI PER PROVARE SUPERIORITÀ NUOVO VACCINO” – “Dovrebbero essere intrapresi studi clinici per supportare l’uso di un nuovo vaccino” anti-Covid. (Gazzetta di Reggio)

Un secondo studio, pubblicato anche su MMWR venerdì, ha rilevato che le persone che hanno ricevuto tre dosi di vaccino avevano meno probabilità di essere infettate da Omicron. Lo studio, pubblicato venerdì, solleva la questione se le persone con solo due dosi di vaccino debbano ancora essere considerate completamente vaccinate. (Lombardia Gazzetta)

I vaccini, dati alla mano, offrirebbero una minore protezione contro infezioni e malattie lievi dovute alla variante ma garantiscono protezione contro fasi acute della malattia e ospedalizzazione soprattutto se è già stata inoculata una dose di richiamo. (Il Quotidiano Italiano - Nazionale)

Il team tecnico scientifico Covid 19 – INMI Spallanzani I risultati degli esperimenti di laboratorio, condotti in collaborazione tra Istituto Spallanzani e Istituto Gamaleya, hanno documentato che oltre il 70% delle persone vaccinate con Sputnik V mantengono un’attività neutralizzante contro Omicron, e tale attività si mantiene in buona parte anche a distanza di 3-6 mesi dalla vaccinazione. (Mediterranews)