Alta tensione al summit Nato, Trump schernito dagli alleati

Gazzetta del Sud ESTERI

«Per questo eri in ritardo?», si sente Johnson chiedere a Macron, reduce da un bilaterale con Trump dilatato oltre misura dal tycoon di fronte ai media.

Ma io l’ho stanato sul fatto che lui non versa il 2%» sul Pil di contributi per la difesa alla Nato.

Se non proprio a sintomo della crisi del 70esimo anno di un’alleanza che pure il medesimo Trump giura essere «forte e ricca come non mai».

O dossier collaterali sul commercio, la web tax sui big americani dell’hi-tech, le minacce di ritorsioni a colpi di dazi. (Gazzetta del Sud)

Su altri media

Il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, ha definito “inaccettabili” le minacce americane di sanzioni contro la digital tax ed ha avvertito Washington che l’Ue potrebbe rispondere con forza. Senza un’intesa, Washington minaccia di far scattare contro Parigi la mannaia dei nuovi dazi su champagne, borse e altri beni di lusso. (LA NOTIZIA)

Il presidente del Consiglio italiano ha detto che l’appoggio degli Usa è necessario per «indirizzare una soluzione politica». I due leader hanno discusso anche del 5G, tema da tempo spinoso per le relazioni tra Stati Uniti e Italia. (Corriere della Sera)

Ma "nessuno - specifica il rapporto repubblicano - ha fornito prove". Il presunto scandalo è alla base dell'indagine che potrebbe determinare l'impeachment del presidente americano. (Corriere di Siena)

“Sta facendo un fantastico lavoro, è diventato molto popolare in Italia e non sono sorpreso di questo”, aveva detto Trump parlando con i giornalisti a fianco del Premier Giuseppe Conte, prima del loro bilaterale. (QuiFinanza)

Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, parlando durante una conferenza stampa congiunta con il presidente francese, Emmanuel Macron. Da Londra, dove si trova per il settantesimo anniversario della Nato, Trump ha detto che Washington potrebbe "trovare un accordo" con Bruxelles oppure andare allo scontro, "ma non voglio farlo perché sono nostri amici". (Yahoo Finanza)

Poi, sui dazi che gli Stati Uniti minacciano di imporre sulle aziende italiane, il premier commenta: «Non ci aspettiamo nessun dazio che possa danneggiare le nostre imprese». (Corriere TV)