Piano Transizione 4.0: online le linee di intervento

PMI.it ECONOMIA

Credito d’imposta formazione 4.0. Stimolare gli investimenti delle imprese nella formazione del personale sulle materie aventi ad oggetto le tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese.

La sezione del portale del MiSE contiene le linee di intervento previste dal Piano, che ambisce ad incarnare la nuova politica industriale del Paese.

Sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico è online la nuova sezione dedicata al Piano Transizione 4.0, introdotto dalla Legge di Bilancio 2020 e focalizzato su innovazione, investimenti green e design. (PMI.it)

Ne parlano anche altre testate

Come negli altri due casi, al credito di imposta formazione 4.0 hanno accesso libero tutte le aziende a prescindere dalla loro natura giuridica. Credito di imposta ricerca, formazione 4.0, beni strumentali: guida MISE al pacchetto di incentivi previsti dal Piano Transizione 4.0. (Informazione Fiscale)

L’intento è quello di stimolare gli investimenti delle imprese nella formazione del personale sulle materie aventi ad oggetto le tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese. (Inno3)

Per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria (leasing), si assume il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni. (IlPiacenza)

Il Piano 4.0 nazionale è al livello delle misure prese dai nostri partner europei? Il ministero dello Sviluppo ha pubblicato le novità previste dal Piano Transizione 4.0, per una nuova politica industriale più inclusiva e attenta alla sostenibilità, all'innovazione, agli investimenti e alla competitività. (Key4biz)

Si applica ai beni elencati nell’allegato A della Legge di Bilancio 2017; acquisto software Industria 4.0: credito d’imposta al 15%, fino a un tetto di spesa di 700mila euro. La Pmi, sulla base delle agevolazioni fiscali a cui potrebbe accedere, ha a disposizione un “tesoretto” da investire. (Industry4Business)

In caso l’errore fosse confermato consigliamo di riparare attraverso l’istituto del ravvedimento operoso, sicuramente meno pesante di un accertamento dell’Agenzia delle Entrate. (InvestireOggi.it)