25 aprile, la strage nazista di Civitella in Val di Chiana: cosa è successo

25 aprile, la strage nazista di Civitella in Val di Chiana: cosa è successo
Tiscali Notizie INTERNO

Il presidente della Repubblica Mattarella ha scelto quest'anno per la celebrazione della festa della Liberazione Civitella in Val di Chiana, in Toscana. Ma cosa è successo in questo paese? Il 29 giugno 1944 a Civitella in Val Chiana, in provincia di Arezzo, che durante la ritirata tedesca si trovava nelle immediate retrovie del fronte lungo la Linea Gotica, divenne teatro di una efferata strage nazifascista. (Tiscali Notizie)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Ieri si è avvicinato a Sergio Mattarella e ha chiesto il suo intervento per sbloccare i risarcimenti alle vittime dei rastrellamenti nazifascisti. Cipriano Bonechi aveva solo 8 anni e mezzo quando i tedeschi gli uccisero il padre il 29 giugno 1944 (LA NAZIONE)

Nel giorno della Festa della Liberazione, la premier Giorgia Meloni e il vice premier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini hanno affidato a dei post i loro pensieri sulle celebrazioni, nei quali dichiarano la loro avversione ai regimi totalitari senza mai però utilizzare il termine “antifascista”. (Virgilio Notizie)

Di Marzio Breda Il capo dello Stato: a Civitella: con le censure la propaganda fascista negava l’innegabile (Corriere della Sera)

Mattarella: "Sull'antifascismo l'unità del popolo è doverosa. Un regime disumano la cui propaganda negava l'innegabile"

Andrea Tavarnesi Signor Presidente, è veramente un onore celebrare insieme a Lei, l’anniversario della Liberazione nazionale proprio su questa piazza che fu teatro di una delle più efferate e crudeli stragi nazifasciste d’Italia. (LA NAZIONE)

Cita Aldo Moro, il presidente della Repubblica, e ricordando un intervento che il leader democristiano fece nell’ormai lontano 1975, Sergio Mattarella richiama il Paese all’unità nel segno dell’antifascismo. (il manifesto)

Un regime, quello fascista, "totalmente sottomesso" a quello hitleriano nonostante le velleità di grandezza, inginocchiato ai nazisti che "ci consideravano un popolo inferiore". Sergio Mattarella si spende il suo 25 aprile per una contundente lezione di storia che non lascia alcuno spazio ai revisionismi. (Tiscali Notizie)