Cinema, quella Chiara mai così Mastroianni. I film da vedere (e quelli da non vedere) in sala nel weekend secondo noi

Cinema, quella Chiara mai così Mastroianni. I film da vedere (e quelli da non vedere) in sala nel weekend secondo noi

«Più Mastroianni e meno Deneuve». Quando la regista Nicole Garcia, davanti alla quale sta sostenendo un provino, le chiede, tra mille reticenze ma anche in maniera brutale, di recitare in modo più simile al padre che alla madre, l’attrice Chiara Mastroianni, figlia di quella coppia da sogno che furono per una manciata d’anni i suoi genitori, risponde come colpita da uno schiaffo in pieno viso: «Pensavo di dover essere Chiara». (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

In occasione del centenario della nascita di Marcello Mastroianni, il regista Christophe Honorè ha riunito la famiglia del grande attore nel cast di "Marcello mio", film presentato al 77esimo Festival di Cannes e arrivato contemporaneamente anche nei cinema italiani. (Radio Monte Carlo)

Marcello Mio per ora può tranquillamente fregiarsi del titolo di film peggiore in Concorso a Cannes 2024, un’edizione che per essere onesti non è che stia regalando così grandi soddisfazioni, complice il disastro provocato in questi anni dal Covid e dallo sciopero delle categorie di settore verso le produzioni. (Today.it)

Chiara e Marcello: due nomi, un solo cognome. (quinlan.it)

La pagella del Mereghetti Chiara Mastroianni, metamorfosi sorprendente nei panni di papà Marcello (voto 7½)

È una scena del film di Christophe Honoré in concorso al Festival di Cannes e nei cinema. Madre, figlia, il fantasma di papà, in un bistrot parigino... (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)

Il film di Christophe Honoré ha una protagonista che non è una semplice attrice: Chiara Mastroianni, figlia di Marcello Mastroianni e di un’altra diva del cinema, Catherine Deneuve. In Marcello mio, realizzato in occasione del centesimo anniversario dalla nascita di Marcello Mastroianni (nato il 26 settembre 1924), Chiara Mastroianni interpreta proprio il padre. (Radio Deejay)

E Marcello mio di Christophe Honoré, che all’inizio sembrava un film sul lavoro della recitazione diventa qualcosa d’altro, più sfuggente ma anche più intrigante. (Corriere della Sera)