Fed: stima crescita Pil allo 0,2% in 2022, contro precedente 1,7%

LaPresse ECONOMIA

(LaPresse) – Al termine dei due giorni di riunione del Fomc della Federal Reserve, nell’aggiornamento trimestrale del ‘Summary of Economic Projections’ la Fed stima la crescita del Pil Usa allo 0,2% nel 2022, con la precedente proiezione di dicembre dell’1,7% di crescita.

Milano, 21 set.

Il dato per il 2023 viene rivisto dall’1,7% all’1,2%, mentre per il 2023 si passa dall’1,9% all’1,7%

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La notizia riportata su altri giornali

La Fed, infatti, ha già annunciato di voler procedere con nuovi rialzi, tanto che ora prevede una stretta più rapida e intensa di quella prospettata a giugno. Sono però le dichiarazioni della stessa Banca centrale e le sue prospettive sul futuro della sua politica monetaria e dell’economia Usa ad aver colpito negativamente i mercati. (Altroconsumo)

La banca centrale americana ha portato i tassi Usa nel range compreso tra il 3% e il 3,25%, al record dal 2008, procedendo alla terza stretta consecutiva di 75 punti base. (Finanzaonline.com)

Da settimane ci troviamo su minimi importantissimi in diversi asset finanziari, principalmente azioni e cambi contro il dollaro. Oggi, vediamo i mercati reagire in modo molto forte a queste accelerazioni di prezzo al ribasso che, qualora dovessimo considerare le analisi precedenti, potrebbero essere viste come fortissime occasioni per vedere quel rimbalzo di cui parliamo da un po’ di tempo. (Money.it)

Gli operatori di mercato stanno attualmente discutendo se la Federal Reserve (Fed) aumenterà i tassi di interesse di 75 o 100 punti base nella giornata di oggi. Aspettatevi che la Fed adotti ancora una volta un tono da falco. (Milano Finanza)

La Fed ha alzato i tassi dello 0,75%, portandoli al 3-3,25%, il livello più alto dal 2008. È il terzo rialzo consecutivo di questa entità. Per la banca centrale Usa si tratta del ciclo di inasprimento monetario più aggressivo dagli anni Ottanta sotto la guida di Paul Volcker. (Milano Finanza)

Si tratta del quinto rialzo dei tassi dall’inizio dell’anno e del terzo consecutivo da 75 punti base (il costo del denaro è salito di un quarto di punto in marzo e di mezzo punto in maggio). La Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse statunitensi dello 0,75% portando il costo del denaro in una forchetta fra il 3% e il 3,25%, ai massimi dal 2008. (Il Fatto Quotidiano)