La Fed non alza i tassi, prepara il tapering ma non fornisce il timing

ilmessaggero.it ECONOMIA

I progressi sulle vaccinazioni continueranno probabilmente a ridurre gli effetti della crisi sanitaria sull'economia, ma i rischi all'outlook restano".

"Con i progressi sulle vaccinazioni gli indicatori dell'attività economica e dell'occupazione hanno continuato a rafforzarsi" - spiega la Fed nella nota - aggiungendo che "la traiettoria dell'economia continua a dipendere dal virus.

In particolare, sei membri prevedono un incremento del costo del denaro il prossimo anno, mentre tre stimano che i ritocchi all'insù saranno due

Quanto all'inflazione è attesa al 4,2%, quest'anno e, poi al 2,2%, nel prossimo e in quello successivo. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri giornali

Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso al 5,2% ad agosto, ben al di sotto del picco di aprile 2020 del 14,8%. L’inflazione, secondo la misura preferita dalla Fed, è stata del 4,2% nei 12 mesi fino a luglio, ben al di sopra dell’obiettivo del 2% della banca centrale (Nicola Porro)

Pubblicità -Sul 'tapering' ovvero la riduzione degli stimoli monetari, il comitato di politica monetaria della Federal Reserve "Non ha ancora preso nessuna decisione" ma la 'visione' è quella di una fine del taglio "entro la metà del prossimo anno". (La Sicilia)

L’analista Elmar Felker della Landesbank Baden-Wrttemberg ha affermato che la Fed sta consigliando un’entrata anticipata nell’uscita dalla politica monetaria ultra-allentata. Il tasso di interesse di riferimento rimarrà inizialmente nella fascia bassa dello 0,0-0,25 percento, ha annunciato mercoledì la banca centrale dopo la riunione sui tassi di interesse a Washington. (Toscana Calcio)

E segnala l'avvio della riduzione degli acquisti di asset a 'breve', probabilmente già a novembre, e un aumento dei tassi di interesse nel 2022. Poi aggiunge: il tapering sarà graduale e potrebbe chiudersi "intorno alla metà del 2022 se sarà appropriato". (tvsvizzera.it)

Le nubi all’orizzonte ci sono: dalla variante Delta alle difficoltà di Joe Biden nel fare approvare le prossime manovre di bilancio; l’inflazione; infine i tremori che vengono dalla Cina con il rischio di crac del colosso immobiliare Evergrande (La Repubblica)

Le dot-plot comunque indicano come all’interno della banca centrale l’ipotesi di una stretta del costo del denaro già il prossimo anno sta decollando, con la metà dei membri del Fomc che infatti prevede un aumento dei tassi nel 2022 La Fed spiana la strada al ritiro degli stimoli messi in campo per la pandemia. (Corriere del Ticino)