Alessandro Borghi e Luca Marinelli: «Una storia sull’amicizia vera. E noi siamo come fratelli»

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Al Festival arriva Le otto montagne, dal romanzo di Paolo Cognetti, una storia che gli appartiene.

di Valerio Cappelli. Al Festival «Le otto montagne» dal romanzo di Paolo Cognetti.

Un film sulle vette come modo di sapere, vertigine di sentimenti autentici. DAL NOSTRO INVIATO. CANNES Luca Marinelli e Alessandro Borghi gettano lo sguardo a cime che sembrano vicine.

Chi ha visitato le otto montagne o chi ha raggiunto la vetta del Sumeru?

Al centro del mondo c’è la montagna più alta, il Sumeru, circondato da otto mari e da otto montagne. (Corriere della Sera)

Su altri giornali

Al festival il 35enne è protagonista di uno dei film in concorso per la Palma d’Oro, “Le otto montagne”. E guarda caso il primo libro che mi ha consigliato quando ci siamo messi insieme è stato Le otto montagne”. (Gossip News)

This content is created and maintained by a third party, and imported onto this page to help users provide their email addresses. In concorso alla 75esima edizione del festival di Cannes, Le Otto Montagne ha ricevuto un caloroso applauso durante la presentazione alla stampa. (Esquire Italia)

Rimane il fatto che " Esterno notte", che avrà anche un passaggio in televisione nel formato seriale, rimane un film da non perdere. (Trapani Oggi - Notizie di cronaca, politica, attualità Trapani)

Sette anni – e otto montagne – dopo, eccoli infatti qui, i “Cip e Ciop” Borghi & Marinelli, più affiatati che mai, entusiasti come due ragazzini al primo giorno di scuola. I protagonisti delle Otto Montagne sono infatti Pietro (Marinelli), un ragazzo di città, e Bruno (Borghi), l’ultimo bambino di uno sperduto villaggio di montagna. (Rolling Stone Italia)

giovedì 19 maggio 2022 - Cannes Film Festival. Van Groenigen e Vandermeersch, nell'adattare il romanzo omonimo del Premio Strega Paolo Cognetti, sorprendono lo spettatore sin da quando si spengono le luci in sala. (MYmovies.it)

A diverse sequenze toccanti seguono passaggi più didascalici e scolastici, che tolgono allo spettatore parte di quel coinvolgimento necessario per una pellicola di questo tipo. Ne «Le otto montagne», nonostante qualche passaggio a vuoto, la sua messinscena è più controllata e il film indubbiamente ne guadagna. (Il Sole 24 ORE)