Orso polare marchiato con una scritta nera sul pelo in Russia, ecco perché

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Sulla pelliccia bianca dell’orso polare è stato scritto “T-34“, il nome del carro armato sovietico che mise in difficoltà i nazisti durante l’ultima guerra mondiale.

Gli animalisti sono preoccupati: quello che sembra essere stato un atto vandalico potrebbe mettere in difficoltà l’orso che, in queste condizioni, non riesce più a mimetizzarsi e quindi a cacciare.

Orso polare marchiato con una scritta nera sul pelo in Russia, ecco perché. (Icona News)

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Da dopo la guerra, il modello di carro armato è diventato icona e motivo di orgoglio nazionale e forse è per questo che alcune persone senza scrupoli hanno deciso che poteva essere divertente scrivere T-34 sul fianco di un orso polare (greenMe.it)

Il video dell’orso è stato postato su Facebook da Sergey Kavry, un membro del WWF nell’est della Russia che ha detto di aver ricevuto il video attraverso alcune chat di Whatsapp. Una città in Novaya Zemlya, nell’arcipelago a nord della Russia, ha visto un’invasione di più di cinquanta orsi a febbraio. (TeleAmbiente TV)

Il caso ha allarmato gli esperti visto che lo il gesto potrebbe influenzare la capacità dell'animale di mimetizzarsi con l'ambiente circostante e cacciare prede. (Shippingonline)

Video Facebook/Серёга Кавры Nell’Estremo Oriente russo, nel circondario autonomo del Chukotka, è stato filmato questo orso polare bianco con la scritta “T-34” sulla propria pelliccia. (Il Fatto Quotidiano)

Secondo quanto riferito da Kavrij, è piuttosto difficile individuare il luogo in cui è stato filmato il povero orso. Quello che ha colpito i ricercatori e gli esperti, è anche la scritta nera “T-34”, che si riferisce allo storico carro armato sovietico. (www.amoreaquattrozampe.it)

Alcuni ricercatori hanno specificato come il gesto sia probabilmente a opera di alcuni teppisti, poiché le autorità non operano in questo modo per identificare gli esemplari di orso polare. Sui social network si è diffusa l’ipotesi che l’animale possa essere stato dipinto per renderlo poco attraente a cacciatori e bracconieri, ipotesi tuttavia molto remota e non supportata dalle autorità locali. (GreenStyle)