Eutanasia, sul “caso Mario” parla Ruggeri (M5S): «Ritardi della politica su una materia delicatissima»

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«Ogni valutazione sulla vicenda di Mario non deve prescindere dal rispetto verso le grandi e prolungate sofferenze che hanno portato una persona a decidere per il suicidio assistito».

– Suicidio assistito, la consigliera regionale Marta Ruggeri di M5S interviene sul caso di Mario parlando di «Ritardi della politica su una materia delicatissima».

Così la capogruppo in consiglio regionale di M5S, Marta Ruggeri: «Attiene infatti a materie delicatissime e fondamentali come il valore dell’esistenza e i diritti di ogni singola persona». (Centropagina)

Se ne è parlato anche su altre testate

Per me sono un miraggio, ogni giorno sono in balia degli altri e dipendo dall'assistenza e le cure che ricevo. Una vittoria per Mario che da anni lotta per porre fine alle sue sofferenze. (Leggo.it)

Così come per il suicidio assistito non basta la Consulta, dunque, per l’eutanasia potrebbe non bastare il referendum. Ecco che allora, disciplinare il suicidio assistito serve, per coprire i casi in cui la legge sulle cure palliative non è applicabile. (L'HuffPost)

La vicenda ha visto un paziente tetraplegico di 43 anni, da tempo immobilizzato a letto in condizioni di salute irreversibili, richiedere ai sanitari l’accesso al suicidio assistito in conformità alla sentenza della Corte Costituzionale n. (Money.it)

L'assessore alla Sanità delle Marche Filippo Saltamartini ha chiesto un parere all'Avvocatura regionale dopo l'iniziativa di Mario (nome di fantasia), il 43enne tetraplegico che ha diffidato l'Asur (Azienda Sanitaria Unica Regionale) per mancata verifica sul punto relativo al farmaco letale da utilizzare per il suicidio medicalmente assistito. (La Stampa)

«Il tribunale si è già espresso chiaramente ordinando alla Asur di accertare se modalità, metodica e farmaco sono idonei» L’Associazione Coscioni, che segue il suo caso, aveva indicato al Comitato etico sia le modalità sia il farmaco. (Corriere della Sera)

Si configurano ormai precise responsabilità per l'omissione dell'intera esecuzione dell'ordine del Tribunale di Ancona. Omissione che determina un danno grave e irreparabile al signor Mario la cui situazione di salute e sofferenza in 15 mesi è aumentata". (Il Resto del Carlino)