Corruzione e appalti pilotati, arrestato il capo della struttura Covid in Sicilia - DIRE.it

Dire INTERNO

La stessa indagine ha portato in carcere l’attuale direttore Generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani, Fabio Damiani.

– Antonino Candela, attuale coordinatore della struttura per l’emergenza Covid-19 in Sicilia ed ex direttore Generale dell’Azienda sanitaria provinciale 6 di Palermo, è stato arrestato dalla guardia di finanza nell’ambito di un’inchiesta su corruzione e appalti pilotati nella sanità. (Dire)

Se ne è parlato anche su altre testate

Compreso il dirigente Antonino Candela, da poco nominato coordinatore per l’emergenza coronavirus in Regione, che da ex direttore dell’Asp 6 di Palermo nel 2013 era finito sotto scorta per aver denunciato le spartizioni della sanità siciliana. (Il Fatto Quotidiano)

Ma saranno immediati, già questa mattina, tutti i provvedimenti conseguenti“. Quando abbiamo applicato il protocollo anticorruzione Anac-Agenas avevamo individuato nel ‘rischio’ gare quello più alto. (ilSicilia.it)

"Gli arresti di oggi a Palermo hanno provocato un terremoto nella sanità siciliana. "Siamo esterrefatti e dispiaciuti dal terremoto che ha sconvolto la sanità siciliana e ha portato a 10 arresti e diverse denunce. (Live Sicilia)

L’indagine, che coinvolge imprenditori e funzionari pubblici, ha portato all’arresto di dieci persone accusate, a vario titolo, di corruzione. Oltre a Damiani e Candela sono stati raggiunti dall’ordinanza cautelare anche l’agrigentino Salvatore Manganaro, faccendiere di riferimento del dg trapanese (in carcere). (Radio CL1)

Lo scontro più aspro. Damiani, parlando con un dipendente dell’Asp, disse che Candela in pratica, avrebbe voluto che lo stesso Damiani facesse una “truffa” e aggiungeva che piuttosto si sarebbe dimesso, asserendo: “Loro vogliono che io scrivo una lettera, una cosa folle diciamo tecnicamente e giuridicamente!”. (Live Sicilia)

Secondo gli inquirenti è il faccendiere del direttore dell’Asp di Trapani Fabio Damiani (anche lui finito in carcere). Sono complessivamente 23 gli indagati della maxi inchiesta che alle prime luci dell’alba si è letteralmente abbattuta sul mondo della sanità siciliana. (Grandangolo Agrigento)