Cina: sparita dal motore di ricerca Bing la foto del manifestante davanti ai carri armati di Tienanmen

La Nuova Venezia ESTERI

Il Paese ha un ampio sistema di sorveglianza di Internet che gli consente di oscurare qualsiasi contenuto ritenuto sensibile, come critiche politiche.

Ma il clic, che ha vinto il premio World Press per la foto dell'anno nel 1990, rimane in gran parte sconosciuta in Cina a causa della censura.

E in nome della stabilità, il Paese richiede ai colossi digitali di svolgere questo compito a monte

Ma molti osservatori temono che dietro vi sia l'ombra della censura cinese in occasione del 32esimo anniversario della repressione. (La Nuova Venezia)

Ne parlano anche altre testate

Poco prima, la polizia aveva fermato il traffico e istituito blocchi stradali su alcune delle principali arterie di scorrimento del traffico della città per effettuare controlli. ensione a Hong Kong, dove per il secondo anno consecutivo la polizia ha vietato la veglia per commemorare le vittime della strage di piazza Tiananmen a Pechino nel 1989. (AGI - Agenzia Italia)

La risposta di uno degli studenti in piazza, alla domanda “fu un errore?”: “Sì, un grosso sbaglio I manifestanti erano veramente pacifici studenti in cerca di democrazia? (L'AntiDiplomatico)

Almeno sei arresti ieri ad Hong Kong, tra cui la 37enne Chow Hang Tung, finita in manette per aver scritto sui social «accendete delle luci, ovunque vi troviate». (La Stampa)

«Sono già nel mirino per aver collaborato all'organizzazione del ricordo a lume di candela dello scorso anno. Il pugno di ferro di Pechino serve a far capire che il principio di «uno stato due sistemi» concordato con Londra e destinato in teoria a durare fino al 2047 - è stato definitivamente cancellato (il Giornale)

Nel 2020 comunque alcune migliaia di hongkonghesi si erano dati appuntamento nel grande spazio di Victoria Park, luogo tradizionale di concentramento delle manifestazioni. A Hong Kong, invece, le lucine nella notte sono ancora lampi di libertà (Corriere della Sera)

A distanza di 32 anni dal 4 giugno 1989, la città, che dovrebbe godere di libertà civili e politiche sancite dalla Basic Law e garantite dal modello «un paese, due sistemi», non ha potuto ricordare lo storico evento, contrassegnato da violenza e repressione del dissenso, che è stato A Hong Kong ieri, chiunque era in strada con questi oggetti veniva fermato e perquisito dalla polizia. (Il Manifesto)