Aborto. Pro Vita Famiglia: Non entreremo nei consultori, migliaia di donne costrette ad abortire da povertà e solitudine

Adnkronos INTERNO

“Non abbiamo nessuna intenzione di entrare nei consultori, perché il nostro ambito di azione è la sensibilizzazione pubblica e l’influenza politica con campagne nazionali. Ciò non toglie l’urgenza di riportare i consultori al ruolo per cui furono pensati dalla Legge 194, cioè luoghi dove le donne possano essere aiutate a trovare alternative concrete all’aborto rimuovendo quelle situazioni di disagio socio-economico o di solitudine e abbandono che rendono l’autodeterminazione un vuoto slogan politico. (Adnkronos)

La notizia riportata su altri media

Anche l’Anpi insorge dopo il blitz in Parlamento della maggioranza sull’aborto. “Invece di finanziare i consultori per dotarli di personale e strumenti finalizzati all’informazione, alla prevenzione e alla tutela della salute delle donne, riprovano a riaprire le porte ai pro-life, alle associazioni antiabortiste. (LAPRESSE)

Non aggiunge e non cambia assolutamente nulla. Servirà solo come bandierina per i movimenti Pro Life e Famiglia, che all'orizzonte hanno l'abolizione della 194, e permetterà alle opposizioni di mettere in croce la maggioranza durante la campagna elettorale". (L'HuffPost)

Il testo, a prima firma di Lorenzo Malagola di Fratelli d’Italia, è passato in commissione bilancio ed è stato stigmatizzato dalle opposizioni: il coinvolgimento delle "associazioni pro-life” nei consultori “rappresenta l'ennesima offesa ai diritti della donna e alla sua autodeterminazione”, è “vergognoso”, attaccano M5s e Pd. (Luce)

Ma se questo per la sinistra, per una volta compatta, è un (Io Donna)

I diritti non si ribaltano in una notte. Nemmeno quando la Corte Suprema americana ha ribaltato la sentenza Roe v. Wade, eliminando cinquant’anni di tutela del diritto di aborto negli Stati Uniti, è successo all’improvviso. (Fanpage.it)

La destra riparte all’attacco della legge 194, quella sull’interruzione volontaria di gravidanza. L’emendamento a prima firma di Lorenzo Malagola di FdI, e su cui il governo ha messo la fiducia, prevede che le Regioni possano, nell’organizzazione dei servizi dei consultori, “avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, anche del coinvolgimento di soggetti del terzo settore che abbiano una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità”. (Partito Democratico)