Superbonus: Scanu (Coraggio Italia): “Sbloccare la cessione dei crediti”

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Lo dichiara la deputata di Coraggio Italia Lucia SCANU in merito al grido d’allarme lanciato questa mattina dalla Cna.

“La Cna ci apre gli occhi sul rischio fallimento di migliaia e migliaia di imprese.

“Questo governo – prosegue – si assuma la responsabilità di tutte quelle famiglie e imprese che rischiano di fallire e perdere patrimoni costruiti negli anni con moltissimi sacrifici. (Cagliaripad.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il Superbonus, o meglio il continuo apri e chiudi del bonus, rischia di essere la pietra tombale per migliaia di aziende artigiane e decine di migliaia di posti di lavori. La consistenza dei crediti bloccati (circa il 15% del totale) sta mettendo in crisi migliaia di imprese. (Scenari Economici)

Cessione del credito, il blocco mette a rischio 33.000 imprese: Cassetto Fiscale pieno, “tasche” vuote. I dati forniti dalla CNA il 3 giugno rispecchiano quanto emerge quotidianamente dai forum tematici nei quali si confrontano imprese e professionisti che, dopo aver applicato lo sconto in fattura, si trovano ora nell’impossibilità di monetizzare il credito fiscale maturato. (Informazione Fiscale)

Serve un intervento straordinario da parte dello Stato per scongiurare una crisi economica e sociale», aggiunge la Cna Alla crescita del fatturato l'incidenza tende a scendere pur restando rilevante: un'impresa con 750mila euro di ricavi sconta 200mila euro di crediti bloccati. (Liberoquotidiano.it)

La consistenza dei crediti bloccati (circa il 15% del totale) sta mettendo in crisi migliaia di imprese. Per la cessione dei crediti, le imprese della filiera si sono rivolte principalmente alle banche (63,7%), a seguire Poste (22,6%), poi società di intermediazione finanziaria (5,1%) (Reggionline)

E’ l’allarme che lancia Cna Massa-Carrara sulla base dei risultati di una indagine che tiene conto dei comparti dell’edilizia, delle costruzioni e dei serramenti. Alla crescita del fatturato l’incidenza tende a scendere pur restando rilevante: un’impresa con 750mila euro di ricavi sconta 200mila euro di crediti bloccati. (La Voce Apuana)

Si parla di oltre 5 miliardi di crediti fermi in attesa di una risposta, che non arriva mai. Sono infatti molte le imprese con somme bloccate sul cassetto fiscale, mentre le banche stanno chiudendo e molte hanno già chiuso le piattaforme di cessione. (umbriaON)