Coronavirus in Italia | Contagi e morti in calo | Dati al 31 maggio

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LEGGI ANCHE –> LETALITÀ DEL CORONAVIRUS: LE CARATTERISTICHE DEI PAZIENTI NEL RAPPORTO DELL’ISS. Coronavirus in Italia: contagi e morti in calo, ultimi dati. I dati aggiornati al 31 maggio sull’epidemia di Covid-19 in Italia confermano il calo di ieri dei contagi totali, dopo l’aumento dei giorni precedenti.

Coronavirus in Italia: contagi e morti in calo.

Gli Stati Uniti hanno 1 milione e 775 mila contagi e oltre 103 mila morti, con più di 29 mila decessi a New York, dove però l’epidemia è in calo. (UniversoMamma)

La notizia riportata su altri giornali

L’84% degli attualmente positivi – cioè 35.253 persone – è in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi. Si registrano inoltre altri 75 decessi, dei quali 33 sempre in territorio lombardo, l’unico con più di 10 nuove vittime. (Il Fatto Quotidiano)

Calano sia i ricoverati in terapia intensiva (-1, 172) così come quelli negli altri reparti (-245, 3.307) che ieri erano invece aumentati (+82). I nuovi decessi sono 68 per un totale di 16.079 morti in regione, mentre ieri erano stati 38. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Dalla Regione arrivano comunque i dati relativi a oggi che riportiamo di seguito. Bollettino di Regione Lombardia oggi 30 maggio: +221 contagiati. (Giornale dei Navigli)

Per quanto riguarda il resto della Lombardia si contano 221 tamponi positivi in più, a fronte di 14.301 tamponi effettuati. Secondo il report regionale di sabato 30 maggio, in provincia di Varese sono 4 i nuovi tamponi positivi che portano il totale dei contagiati dall’inizio della pandemia a 3.594. (Varesenews)

Il numero complessivo dei dimessi nella regione è di 51.860 persone (+990). Il numero complessivo dei dimessi nella regione è di 51.860 persone (+990). (Open)

È merito loro se oggi i numeri legati al contagio si sono ridotti in maniera sostanziale», commenta il governatore lombardo Attilio Fontana, ricordando però che «la battaglia non è conclusa». I 210 nuovi casi registrati oggi mantengono l'indice tamponi-positivi all'1.7% e Fontana ribadisce quindi che «i nostri numeri sono positivi. (Il Messaggero Salute)