Nuovo Codice della Strada, Milano nell'alleanza delle città contrarie: ecco perché

IL GIORNO INTERNO

– C’è anche Milano nell’alleanza delle città che chiedono un Codice della Strada diverso da quello appena approvato sotto la regia di Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nonché segretario federale della Lega. Con il capoluogo lombardo ci sono Roma, Torino, Bologna, Bergamo, Brescia, Verona, Vicenza e Padova. In particolare i Consigli comunali di Milano, Roma, Torino e Bologna hanno tutti approvato un ordine del giorno nel quale chiedono di eliminare dalla riforma del Codice della Strada le norme in contrasto con il Piano nazionale per la sicurezza stradale 2030 e con il Piano globale per la sicurezza stradale dell’ONU e dell’OMS, le norme che limitano la possibilità dei Comuni di intervenire sulla gestione della mobilità urbana e della viabilità stradale e di promuovere interventi normativi e finanziari a favore della mobilità attiva, del potenziamento del trasporto pubblico locale e che agevolino i percorsi verso le Città 30. (IL GIORNO)

Se ne è parlato anche su altre testate

eliminare dalla riforma del Codice della Strada le norme in contrasto con il Piano nazionale per la sicurezza stradale 2030 e con il Piano globale per la sicurezza stradale dell’ONU-OMS; promuovere interventi normativi e finanziari a favore della mobilità attiva e del potenziamento del trasporto pubblico locale, e che agevolino i percorsi verso le Città 30. (Bikeitalia)

Via libera dell'Aula della Camera al ddl sul codice della strada con 163 sì, i voti contrari sono stati 107. (ilmessaggero.it)

Nei giorni scorsi tante città italiane hanno ospitato il flash mob ‘Stop al nuovo codice della strage’ ospitato a Torino davanti Porta Nuova. (Città di Torino)

Milano, Bergamo e Brescia sono i Comuni lombardi – insieme ad altre città d’Italia – che hanno espresso pubblicamente la loro contrarietà al nuovo Codice della strada, in approvazione oggi alla Camera dei deputati. (IL GIORNO)

Il Comune di Milano vuole più autonomia per intervenire sulla gestione della mobilità urbana e la viabilità stradale. L'ordine del giorno, presentato da Marco Mazzei (Lista Sala), firmato da numerosi consiglieri di maggioranza, chiede anche di eliminare le norme in contrasto col piano per la sicurezza stradale 2030 e promuovere interventi normativi e finanziari per la mobilità attiva, il trasporto pubblico, il percorso per creare "città 30", cioè con limite di velocità generale a 30 km/h. (MilanoToday.it)

La riforma del codice della strada, dopo il via libera della Camera, andrà in seconda lettura al Senato. «Questione di giorni», assicura il Ministro Salvini che sta spingendo per l’approvazione del testo. (Mitomorrow)