Zaki non torna libero: «Situazione brutta. Siamo 35 in una cella. Mi tenete la mano?»

Corriere della Sera ESTERI

«Sì, bene, grazie, bene così».

Mi hanno messo in carcere perché hanno letto dei post sull’account d’un nome che non era il mio.

«La mano, datemi la mano».

«Sono in una cella con 35 persone, abbiamo una latrina soltanto, la finestra è piccolissima».

Sotto una sura dorata del Corano che esalta il Regno della Giustizia, Zaki guarda i suoi carcerieri.

(Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

Egitto, il tribunale respinge la richiesta di scarcerazione di Zaky «C’è delusione, avevamo sperato in un'esito diverso», ha commentato il portavoce di Amnesty International Italia. (Ansa). 1' di lettura. (Il Sole 24 ORE)

Patrick George Zaky resta in carcere, ad annunciarlo il suo legale rappresentante Wael Ghally, dell’Egyptian initiative for human rights (Eipr), la Ong per cui anche Zaky lavora. L’Unione europea contro l’Egitto. (Sputnik Italia)

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L'udienza del 22 febbraio sul rinnovo o meno dei 15 giorni di detenzione preventiva diventa ancora più decisiva". Patrick Zaky resta in carcere. (Today)

Zaki, attivista politico, che collaborò alla campagna presidenziale di uno degli oppositori del presidente Al-Sisi, sta vivendo dei giorni traumatici. In aula, Zaky è apparso pallido e ammanettato: immagini preoccupanti e che lasciano supporre come sia sottoposto a un regime carcerario durissimo (Liberoquotidiano.it)