Anche in Messico studenti pro-palestinesi si accampano all'università

Tiscali Notizie ESTERI

Roma, 4 mag. Continuano le proteste filo-palestinesi nelle università di tutto il mondo. Anche a Città del Messico decine di studenti si sono accampati davanti all'Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM) con tende, cartelli e bandiere palestinesi."Abbiamo seguito con particolare interesse le occupazioni di Sciences Po a Parigi", hanno detto alcuni ragazzi. "Noi che siamo qui vogliamo solo fare la nostra piccola parte per la causa. (Tiscali Notizie)

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Ettore, portavoce dei Giovani Palestinesi: "Chiediamo lo stop al genocidio in Palestina" (LAPRESSE)

I Giovani Palestinesi e gli studenti filo-palestinesi hanno occupato Piazza Scaravilli, davanti al rettorato dell'Università di Bologna, piantandovi delle tende. "Che cessi il genocidio" nella Striscia di Gaza, ha chiesto uno degli organizzatori, riferendosi all'operazione militare israeliana che finora ha fatto oltre 30mila vittime palestinesi. (La Stampa)

https://video.repubblica.it/edizione/bologna/bologna-le-tende-dei-giovani-palestinesi-in-piazza-scaravilli/468562/469516 Copia Copia Bologna, le tende dei Giovani palestinesi in piazza Scaravilli (Repubblica TV)

La recente ondata di proteste filo-palestinesi nei campus universitari americani "è arrivata all’improvviso e ha scioccato la nazione. Ma le tattiche politiche alla base di alcune manifestazioni sono state il risultato di mesi di formazione, pianificazione e incoraggiamento da parte di attivisti di lunga data e gruppi di sinistra". (Adnkronos)

Per corollario, il totem include la sospensione della democrazia, per cui anche una minoranza, purché rumorosa, è sufficiente ad assimilare e rappresentare tutti gli altri. Al massimo, si può discutere sulla violenza, ma solo se distruttiva verso le persone; le cose sia pubbliche che private possono essere devastate e sicuramente il diritto alle lezioni, allo studio e alle sedute di laurea non può valere a fermare un’occupazione. (ilGiornale.it)

È difficile dire se sia peggiore il pensiero in sé o le parole usate per esprimerlo. Sta di fatto che, con una prima chiassata nella giornata di ieri, i “giovani palestinesi” coccolati e vezzeggiati dalla sinistra italiana hanno preannunciato, per il 15 maggio prossimo, nientemeno che una «Intifada delle università». (Liberoquotidiano.it)