Guerra in Ucraina, Liliana Segre: “Mai avrei immaginato di risentire i cannoni in Europa”

La Stampa INTERNO

La pandemia l’abbiamo avuta, la guerra, l’odio, la morte, la fame»

A definire con queste parole la guerra in Ucraina è la senatrice a vita Liliana Segre, che oggi pomeriggio ha partecipato a Milano, a Palazzo Marino, al convegno internazionale «Mai più genocidi, il comandamento morale dei Giusti», promosso dall'associazione Gariwo, in occasione della Giornata dei Giusti.

«In giornate come queste ultime, le televisioni e i giornali ci riportano a qualcosa che non avremmo neanche immaginato lontanamente in Europa - dice Segre - non avremmo immaginato di sentire così vicino a noi il rombo dei cannoni, le case distrutte, le persone che piangono e muoiono. (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri media

Segre: “Ho pensato ai quattro cavalieri dell’apocalisse”. "Io ho pensato ai quattro cavalieri dell'apocalisse, perché cosa ci manca ancora? La pandemia l'abbiamo avuta, la guerra, l'odio, la morte, la fame", ha concluso (Sky Tg24 )

Di Daniele Alberti "Io ho pensato ai quattro cavalieri dell'apocalisse - ha aggiunto - perché cosa ci manca ancora? (Repubblica TV)

Così la senatrice a vita Liliana Segre intervenuta a Palazzo Marino a Milano per il decimo convegno Internazionale «Mai più genocidi». (LaPresse) In giornate come queste ultime, televisioni e giornali ci riportano a qualcosa che non avremmo mai immaginato lontanamente in Europa, così vicino a noi, sentire rombo di cannoni, case distrutte, persone che piangono, che muoiono». (Corriere TV)

Abbiamo avuto la pandemia, la guerra, l'odio, la morte, la fame. Al Giardino del Monte Stella la cerimonia in solidarietà con l'Ucraina (La Repubblica)

Dicevamo, nel corso della storia ci sono stati altri rimandi ai Cavalieri dell’Apocalisse con interpretazioni locali o pertinenti al periodo. (La Notizia.net)

La senatrice a vita Liliana Segre, intervenuta a un convegno a Palazzo Marino per la Giornata europea dei Giusti, commenta così le ultime notizie relative alla guerra in Ucraina. La pandemia, la guerra, l’odio, la morte, la fame” (Il Fatto Quotidiano)