Palazzi crollati, la retata di Stato Erdogan fa arrestare 100 costruttori

QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

Di Marco Principini Le vittime del terremoto che ha messo in ginocchio Turchia e Siria sono quasi 40mila. E mentre i numeri e le stime aumentano tragicamente di ora in ora, nonostante i salvataggi miracolosi che si ripetono anche dopo una settimana, il presidente turco Recep Erdogan sembra aver già individuato i colpevoli di questa tragedia apocalittica. Le autorità turche, su ordine del presidente, hanno infatti arrestato più di 100 costruttori edili nelle 10 province colpite dal sisma con l’accusa di avere violato le normative edilizie del Paese. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri media

È salito a oltre 34mila morti il bilancio delle vittime del terremoto che quasi una settimana fa ha colpito la Turchia e la Siria. Il bilancio delle vittime in Turchia ha raggiunto quota 29.605 , ha dichiarato domenica il Centro di coordinamento delle emergenze turco Sakom, come riporta la Cnn. (LAPRESSE)

Le autorità hanno riferito che il bilancio delle vittime dei terremoti ha superato le 34mila persone, di cui 29.605 in Turchia e 4.500 in Siria. Sale il bilancio delle vittime del terremoto Turchia-Siria. (Periodico Daily)

Ankara, 12 feb. Cresce di ora in ora il bilancio delle vittime del devastante terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria lunedì scorso: secondo il nuovo aggiornamento i morti sono 40mila."È difficile dare i numeri esatti, crescono ogni giorno", ha dichiarato Richard Brennan, direttore per le emergenze dell'OMS per la regione del Mediterraneo orientale. (Tiscali Notizie)

Terremoto Turchia, uomo estratto vivo dalle macerie a Antakya 13 febbraio 2023 (Il Sole 24 ORE)

Continua a crescere il numero delle vittime del terremoto in Turchia e Siria. Le autorità di Ankara hanno arrestato più di 100 costruttori accusati di responsabilità nel crollo degli edifici. (Adnkronos)

Mentre si continua a scavare tra le macerie alla ricerca di qualche sopravvissuto, ad Ankara devono fronteggiare anche le polemiche contro il governo e le incursioni di chi saccheggia le città distrutte. (Il Fatto Quotidiano)