Delitto di Chiara Poggi, Stasi: “Quando mi corico non ho nulla da rimproverarmi, la mia coscienza è leggera”

La Stampa INTERNO

Delitto di Garlasco, la storia processuale di Alberto Stasi. Chiara Poggi venne trovata morta a 26 anni, nell'agosto del 2007, nella villetta di famiglia in un piccolo e tranquillissimo paese della provincia di Pavia

«La mia coscienza è leggera, alla sera quando mi corico non ho nulla da rimproverarmi.

Alberto Stasi, da sette anni recluso nel carcere di Bollate perché ritenuto colpevole di avere ucciso la fidanzata Chiara Poggi, a Garlasco, si confessa alla trasmissione tv Le Iene (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altre testate

Chi è Alberto Stasi ovvero colui che è stato condannato per essere stato l’omicida della giovane Chiara Poggi? Delitto Garlasco, quanti anni aveva Chiara quando è stata uccisa? (ControCopertina)

Il corpo senza vita fu trovato da Alberto Stasi, il fidanzato della Poggi, che diede l’allarme. Giallo di Garlasco: chi è Alberto Stasi, l’uomo condannato. (Yeslife)

Stasera, 24 maggio, Italia 1 propone alle 21.20 una puntata de Le Iene dedicata al delitto di Garlasco. Il fidanzato, Alberto Stasi, viene giudicato unico colpevole dell’accaduto, ma si dichiara innocente. (Today.it)

Alberto Stasi attacca i giudici e anche i Ris di Parma che erano a suo avviso mitizzati all'epoca. Alberto Stasi parla questa sera in una puntata del programma Le Iene che torna a occuparsi del delitto di Garlasco (Vanity Fair Italia)

Alberto Stasi parla, per la prima volta, a sette anni dal suo arresto e dall’inizio della sua detenzione. Stasi, condannato a 16 anni per il delitto di Garlasco, ha rilasciato una lunga intervista per lo speciale de Le Iene dal titolo Delitto di Garlasco: la verità di Alberto Stasi foto | video DUE ASSOLUZIONI E UNA CONDANNA - Il caso di Garlasco ha diviso l’Italia tra innocentisti e colpevolisti. (OGGI)

Per quanto riguarda la sua condanna, Alberto Stasi si dice convinto degli errori dei Ris di Parma, che erano “un po’ mitizzati” all’epoca Esattamente una settimana dopo il delitto, ad Alberto Stasi venne notificato un avviso di garanzia: il reato contestato era quello di omicidio volontario. (LettoQuotidiano)