Confindustria vede il Pil vicino al 6%: “Ripresa estiva, ma molto sotto livelli pre Covid”

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La Tribuna di Treviso ECONOMIA

In sostanza, secondo Confindustria, «parte dell’occupazione permanente resta 'congelata'

Anche perché la ripresa estiva c’è stata, ma «siamo ancora molto sotto i valori pre-Covid e la fiducia delle imprese di servizi ha perso pochissimo in agosto.

In larga parte ciò deriva dall’aumento dei prezzi energetici (+19,8%), sulla scia del rincaro del petrolio negli scorsi mesi».

Lo sottolinea il Centro Studi Confindustria nella congiuntura flash di settembre sottolineando che «il 2021, comunque, potrebbe chiudersi con un recupero vicino al +6%. (La Tribuna di Treviso)

Ne parlano anche altre fonti

Che l’economia migliori lo dimostra anche il settore del Mobile, che per le Marche è uno dei principali. Nelle Marche le esportazioni del settore mobile arredo hanno chiuso i primi sei mesi dell’anno con un +38%, pari a 293milioni di fatturato. (Laprovinciadifermo.com)

Le attese per il terzo trimestre sono di ulteriore risalita’’, osserva il Csc Italia. Pil, Confindustria "Continua recupero economia, vicino +6" Pil, Confindustria "Continua recupero economia, vicino +6". (Quotidianodiragusa.it)

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Finora, nei prezzi al consumo italiani non si legge un impatto dei rincari delle commodity non energetiche, né della loro scarsità (ITALPRESS) – “Dopo il forte rimbalzo del secondo trimestre (+2,7%), nel terzo trimestre i principali indicatori stanno tenendo, nonostante gli effetti della scarsità di alcune materie prime e semilavorati e la ripresa dei contagi. (Sicilianews24)

Stimando un’inflazione intorno allo stesso dato medio atteso dalla BCE per l’Eurozona (1,7%), arriveremmo a un PIL di 1.885 miliardi. Passando dalle percentuali ai numeri, scopriamo che quest’anno la ripresa economica equivarrebbe a un aumento del PIL di circa 125-130 miliardi di euro, tenuto conto anche del tasso d’inflazione vicino al 2%. (InvestireOggi.it)

Le attese per il terzo trimestre sono di ulteriore risalita”, osserva il Csc. Inoltre, prosegue il Csc, “l’industria, principale motore finora, sta gradualmente passando il testimone ai servizi nel trainare la crescita (EnnaOra)