Omicidio Alpi, l’ultimo mistero Ucciso il somalo assolto dopo 16 anni

QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

Alla Procura di Roma un fascicolo di indagine sull’omicidio di Ilaria e Miran è ancora aperto.

Ma è bene essere franchi: le probabilità di arrivare a qualcosa, dopo tanti anni e con tanti testimoni deceduti, sono ridotte al lumicino

di Alessandro. Farruggia. È costellata di morti l’intera vicenda dell’omicidio di Ilaria Alpi e di Miran Hrovatin, massacrati a Mogadiscio il 20 marzo 1994.

Hashi è stato ammazzato nel quartiere di Dharkaynley, nella zona meridionale della capitale somala, dove aveva avviato un’attività di import export. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altre testate

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana, l’Ordine dei Giornalisti e l’Usigrai, con l’avvocato Giulio Vasaturo, depositeranno una richiesta al pm di Roma, all’ambasciata italiana a Mogadiscio e a quella della Somalia in Italia, per sollecitare "indagini mirate sulle dinamiche dell’attentato in cui ha perso la vita Hashi Omar Hassan, anche al fine di verificare l’esistenza di un eventuale collegamento fra questo delitto e l’inchiesta, tuttora in corso, sull’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, avvenuto il 20 marzo 1994". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Alpi e Hrovatin vennero uccisi perché avevano scoperto dei traffici di rifiuti illeciti e armi, all’ombra della cooperazione internazionale. Altre volte era andato a Mogadiscio, non c’è alcun collegamento con il caso di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin (Agenzia askanews)

L’agguato avvenne al loro rientro nella capitale poche ore dopo aver realizzato un’intervista al sultano di Bosaso, nel nord del Paese, Abdullahi Moussa Bogor, in cui seppero «di fatti e attività scottanti» Hassan era stato arrestato nel 1998 durante un soggiorno in Italia, dove doveva deporre su altre vicende somale. (Gazzetta di Parma)

Era stato condannato per la morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, e dopo un’ingiusta detenzione di 17 anni era stato assolto. Fonte foto: ANSA Hashi Omar Hassan nell’aula bunker di Rebibbia, 1999. Il 12 gennaio 1998 Hashi Hassan fu arrestato con l’accusa di essere alla guida del Land Rover che trasportava il commando che uccise la coppia di inviati (Virgilio Notizie)

Il quotidiano somalo ricorda che Hassan viene condannato come componente del commando che uccide i due giornalisti grazie a delle «prove sufficienti». Hassan, dopo la sua scarcerazione, è stato risarcito dal governo italiano con oltre 3 milioni di euro. (ilGiornale.it)

Aveva passato quasi 18 anni in carcere, ma non ci ripensava con livore. Omar Hashi Hassan e don Luca Favarin. (Corriere)