«Guerra ai narcos», vince il pugno di ferro del presidente Noboa

«Guerra ai narcos», vince il pugno di ferro del presidente Noboa
Avvenire ESTERI

ANSA Militari di pattuglia in strada insieme ai poliziotti, estradizione dei narcotrafficanti, condanne più pesanti per reati come terrorismo o omicidio. Sono alcune delle misure approvate con il referendum e la consulta popolare che si sono tenuti ieri in Ecuador. Una grossa vittoria per il presidente conservatore Daniel Noboa, che è riuscito ad ottenere l’approvazione popolare per rafforzare i poteri dello Stato nel contrasto alla criminalità organizzata. (Avvenire)

Ne parlano anche altre fonti

Di Shorsh Surme – (Notizie Geopolitiche)

E’ Luisa Gonzalez, candidata alle prossime elezioni presidenziali dell’Ecuador (24+)

Sarà comunque necessario un passaggio parlamentare. È la logica del pugno di ferro e in Ecuador si è rafforzata. (Il Sole 24 ORE)

Ecuador: approvata l'estradizione dei criminali

Il giorno dopo quindi c’è entusiasmo su entrambi i lati. Il presidente della Repubblica Daniel Noboa si è detto soddisfatto e intenzionato a proseguire la lotta al narcotraffico e alla deliquenza dopo una tale affermazione. (il manifesto)

L’Ecuador sta vivendo uno dei momenti più drammatici della sua storia. Dai cartelli messicani alla mafia albanese, i narcos controllano le rotte dell’Oceano Pacifico e quelle che si spingono attraverso la Foresta amazzonica fino in Brasile. (RSI.ch Informazione)

Il presidente ecuadoriano Daniel Noboa ha subito salutato il «trionfo» di questo referendum, che apre la strada all'estradizione dei cittadini ecuadoriani legati alla criminalità organizzata in particolare verso gli Stati Uniti, una misura particolarmente temuta dai narcotrafficanti. (Corriere del Ticino)