«Chi beve ha il cervello più piccolo». Scienziati e mondo del vino si dividono dopo le parole della biologa

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Non c’è pace per il nettare degli dei. Questa volta la crociata contro il vino parte da una delle patrie della birra, l’Irlanda. E trova proseliti anche in Italia, in primis la biologa Antonella Viola. Semplificando: Dublino ha deciso di equiparare vino e sigarette inserendo nell’etichetta gli avvertimenti sui danni alla salute. La ricercatrice ha approvato questa scelta aggiungendo anche frasi che hanno suscitato perplessità e polemiche. (quotidianodipuglia.it)

Ne parlano anche altre testate

La Puglia del vino contro l'immunologa Viola: "Non è solo una bevanda, è cultura e patrimonio di tutti" di Anna Puricella (La Repubblica)

A tenere banco è infatti la decisione dell'Irlanda di applicare sulle bottiglie di alcolici etichette con maggiori informazioni sul legame tra alcol e cancro. (Today.it)

I danni al cervello? «Non in piccole dosi: anzi, chi beve poco si ammala meno di Alzheimer» Per la popolazione femminile c’è un rischio ulteriore. (Corriere della Sera)

Le etichette che l'Europa vuole mettere sulle bottiglie di vino rischiano di portare al tracollo un intero settore economico. C'è anche l'Italia tra questi e mentre il governo di Giorgia Meloni lavora per evitare il collasso di una delle eccellenze italiane riconosciute all'estero e richieste in tutto il mondo, gli italiani, invece di fare fronte comune in difesa di un prodotto locale, seguono l'onda e si schierano contro. (ilGiornale.it)

Le etichette sulle bottiglie in Irlanda Tutto nasce dalla decisione dell’Irlanda, primo Paese europeo, che vuole inserire sulle etichette delle bottiglie di vino la dicitura “nuoce alla salute“, come già succede per i pacchetti di sigarette. (Radio Capital)

La polemica Alcool sì o alcool no? È la domanda al centro del dibattito che in questi giorni sta dividendo la ricercatrice Antonella Viola dagli affezionati degli aperitivi. A difesa di cultori del vino e produttori locali interviene Stefano Di Francesco, presidente del Consorzio vini della Valle d’Aosta, sostenendo in primis la necessità di un utilizzo consapevole nonché di un atteggiamento responsabile. (AostaSera)