Il martello e i cellulari a Nizza Monferrato in Piemonte hanno permesso la soluzione del caso dell'omicidio di corso Garibaldi a Sanremo

SanremoNews.it INTERNO

Meno di 24 ore per dare un nome all'assassino di Luciano Amoretti, ex gioielliere di Sanremo ucciso a martellate nella notte tra sabato e domenica.

Ieri mattina i Vigili del Fuoco di Nizza, affiancati dalla Squadra Mobile di Asti e da quella di Imperia, lo hanno rinvenuto, vicino anche i frammenti di due cellulari.

Abbiamo dato una risposta di compattezza, una Squadra Mobile che ha lavorato in sinergia con il commissariato, con un’altra Squadra Mobile che ha eseguito i provvedimenti di fermo e una Procura che non ci ha mai lasciato soli. (SanremoNews.it)

Ne parlano anche altri giornali

E’ stato individuato grazie alle telecamere ed al lavoro di ricostruzione degli inquirenti ed alla fine ha confessato il suo crimine. L’uomo è stato arrestato, dopo un’indagine lampo della polizia coordinata dal il sostituto procuratore Francesca Bugané Pedretti, durante la notte scorsa, nella cittadina piemontese, a meno di 24 ore dal delitto. (ATNews)

Determinante, per l'individuazione degli autori, oltre al sistema di videosorveglianza della zona dove si trova la residenza di Amoretti, la testimonianza di un vicino di casa. Secondo le prime informazioni dopo averlo picchiato a sangue l'avrebbero ucciso con una mazzetta da muratore. (Il Messaggero)

L'arma del delitto è stata ritrovata vicino al fiume Belbo. Ieri il cadavere era stato trovato nel suo appartamento, e dai segni sul corpo era subito risultato evidentemente che fosse stato picchiato. (Il Fatto Quotidiano)

Massacrato a colpi di martello. Sono astigiani, residenti nel sud della provincia i due rapinatori-omicidi accusati di aver ucciso sabato notte a Sanremo Luciano Amoretti, 76 anni, commerciante di orologi. (La Nuova Provincia - Asti)

Lentamente emergono i dettagli di una storia cruenta, che ha visto il 63enne partire da Nizza per andare forse a riscuotere un debito da Amoretti. E’ stato lo stesso 63enne ad indicare alla polizia dove andare a cercare: sulle sponde del Belbo, nel tratto in cui attraversa Nizza subito dopo il “ponte gobbo”. (La Nuova Provincia - Asti)

Bonturi, appena è stato raggiunto dai poliziotti ha confessato tutto e ha anche indicato dove avrebbero potuto trovare l’arma del delitto. Secondo le dichiarazioni di Bonturi già in parte avvalorate dalle preziose riprese di videosorveglianza, Diottti avrebbe accompagnato in treno il Bonturi fino a Sanremo, poi lo avrebbe aspettato e avrebbero fatto rientro a casa insieme. (La Nuova Provincia - Asti)