«Equo compenso? Giammai», la fatwa di Cottarelli

Il Dubbio INTERNO

Il percorso della nuova legge sull’equo compenso per i professionisti, fortemente voluta dal centrodestra, si avvia a una conclusione positiva. Prima il via libera lunedì scorso della commissione Giustizia di Palazzo Madama, poi l’approvazione martedì, all’unanimità e per alzata di mano (modalità a dir poco rara per le votazioni parlamentari), nell’aula del Senato. Il traguardo importante che il Parlamento si appresta a tagliare ha suscitato un commento abrasivo del senatore Carlo Cottarelli (Pd). (Il Dubbio)

Ne parlano anche altri media

Equo compenso per i professionisti a un passo dalla legge Legge sull'equo compenso ai professionisti in dirittura d'arrivo: tutele rispetto ai contraenti forti per tutte le prestazioni rese. (PMI.it)

- commenta il presidente nazionale Lapet Roberto Falcone – Questa nuova accelerata conferma che le nostre previsioni erano esatte. L'Aula del Senato ha approvato all'unanimità il disegno di legge sull'equo compenso. (Fiscal Focus)

(LaPresse) – La Camera ha approvato all’unanimità il Testo unificato delle proposte di legge recanti disposizioni per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita di contenuti tutelati dal diritto d’autore mediante le reti di comunicazione elettronica. (LaPresse)

Il disegno di legge sull'equo compenso per i servizi svolti dai liberi professionisti (495) «prende la rincorsa», in vista del varo conclusivo, alla Camera: nella mattinata di ieri, infatti, l'Aula del Senato ha licenziato all'unanimità e per alzata di mano il testo, frutto dell'unificazione delle proposte normative della leader di FdI e presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del deputato leghista Jacopo Morrone. (Italia Oggi)

Lo dice in aula durante le dichiarazioni di voto sulla legge sull’Equo compenso la senatrice di Fratelli d’Italia Giovanna Petrenga, che aderisce al gruppo Civici d’Italia – Nm – Maie. Sosteniamo dunque, con convinzione, il provvedimento sull’Equo compenso, un intervento atteso da anni e oggi finalmente vicino all’approvazione dopo gli sforzi andati a vuoto nella precedente legislatura”. (LaPresse)

Una volta deciso come sciogliere il nodo dei crediti incagliati, la commissione Finanze riprenderà l’esame degli emendamenti. Per ora è tutto rimandato al 27 marzo, quando era inizialmente previsto che il decreto approdasse in Aula (LaPresse)