UCRAINA – COLDIRETTI LOMBARDIA: SOS CIBO IN STALLA PER BOOM COSTI E CRISI IMPORT

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A livello nazionale – spiega la Coldiretti – la guerra in Ucraina taglia fino al 10% le razioni di cibo per mucche, maiali e polli

Ultimo aggiornamento il 10 Marzo 2022 – 21:01. (mi-lorenteggio.com) Milano, 10 marzo 2022 – E’ allerta cibo per gli animali nelle stalle della Lombardia a causa del boom dei costi e della crisi delle forniture alimentari dall’estero.

Ridurre la razione dei nostri animali è una scelta sofferta, ma purtroppo dovremo prenderla in considerazione”. (MI-LORENTEGGIO.COM – LE ULTIME NOTIZIE DI CRONACA, POLITICA, ANNUNCI, SPORT, FOTO E VIDEO DI MILANO E LA LOMBARDIA)

La notizia riportata su altre testate

Già ad oggi la Russia controlla circa il 29% delle esportazioni mondiali di grano tenero per la panificazione, il 19% del commercio del mais destinato all’alimentazione degli animali negli allevamenti. (La Nuova Provincia - Asti)

“E’ stata notificata a Bruxelles una decisione che compromette il mercato unico – spiega Roberto Moncalvo, delegato confederale di Coldiretti Cuneo – e mina le fondamenta stesse dell’Unione Europea. Serve un opportuno intervento della Commissione europea per fermare un comportamento assurdo ed assicurare il regolare funzionamento del mercato unico”. (TargatoCn.it)

(attualità) -La guerra in Ucraina taglia fino al 10% le razioni di cibo a mucche, maiali e polli negli allevamenti italiani. La guerra in Ucraina taglia fino al 10% le razioni di cibo a mucche, maiali e polli negli allevamenti italiani che si trovano a fronteggiare la peggiore crisi alimentare per gli animali dalla fine del secondo conflitto mondiale a causa dell'esplosione dei costi dei mangimi e del blocco alle esportazioni di mais dall'Ucraina ed anche dall'Ungheria, con una decisione unilaterale di Budapest che compromette il mercato unico europeo e mina le fondamenta stesse dell'Unione Europea. (ilmamilio.it - L'informazione dei Castelli romani)

Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati «Misure urgenti per gestire la carenza di materie prime». (ilmattino.it)

Prima che scoppiasse la guerra in Ucraina, la situazione era già difficilissima, adesso sta raggiungendo un punto di non ritorno. Una situazione che implica un taglio "fino al 10% le razioni di cibo a mucche, maiali e polli negli allevamenti pugliesi". (BariToday)

«Il settore - rimarca Andrea Lugo, presidente dell’Associazione allevatori Fvg - era già in forte difficoltà a causa dell’incremento dei prezzi delle materie prime e dell’energia. Questo può anche significare scelta drastiche come dover abbattere capi di bestiame perché non c’è mangime sufficiente». (ilgazzettino.it)