Bologna, è morto Sante Notarnicola, l'oste del Pratello che fece parte della banda Cavallero

La Repubblica INTERNO

Nel film "Banditi a Milano", di Carlo Lizzani, che racconta la storia della banda Cavellero, è interpretato da Don Backy.

Che lo portarono, con Pietro Cavallero, a formare una banda che collezionò una serie di rapine sanguinarie.

In carcere Notarnicola fu protagonista delle rivolte per migliorare le condizioni dei detenuti e in cella studiò, lesse, scrisse.

"La nostalgia e la memoria", uno dei suoi libri, è diventato il titolo di una canzone dell'album "Terra di nessuno" degli Assalti Frontali

Il sito Contropiano. (La Repubblica)

Su altre fonti

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"Sante Notarnicola ci ha accompagnato nell’attività di mutuo soccorso attraverso la sua presenza e l’azione dell’associazione Bianca Guidetti Serra che ha contribuito a fondare – lo ricordano i compagni del Mutuo Soccorso –. (Il Resto del Carlino)

I due assalti durarono undici minuti: per la banda Cavallero un colpo spettacolare destinato ad alimentare la leggenda intorno a questi rapinatori La banda composta da Pietro Cavallero, morto nel '97, Sante Notarnicola e Adriano Rovoletto (morto nel 2015) era specializzata nelle rapine ai danni di banche ed uffici. (QC QuotidianoCanavese)

Fu l’allora giovane magistrato Nino Scopelliti a redigere a Milano la requisitoria contro la banda Cavallero La banda Cavallero, dal nome del capo, Pietro Cavallero, anche se per più di un investigatore il vero comandante — laddove si debba far pesare il dono di natura dell’intelligenza — era proprio Notarnicola, ucciso a 82 anni dalle complicazioni di un’influenza, successiva al Covid. (Corriere della Sera)

Sante Notarnicola, il ricordo corale con le sue parole. In attesa di un saluto che testimoni bene quanto Sante ha dato a tante e tanti che lo hanno conosciuto, abbiamo voluto organizzare un primo ricordo corale e abbiamo deciso di farlo attraverso le sue parole, le sue poesie e i suoi scritti. (Radio Città Fujiko)

La vita del bandito Notarnicola è un impressionante affresco del Novecento, uno spaccato dei suoi conflitti e un esempio, controverso quanto si vuole eppure cristallino, di come anche nei momenti più bui, dentro una cella umida in mezzo al niente di un carcere speciale, grazie al fatto di sentirsi comunisti ci si possa immaginare come parte del motore della storia (Il Manifesto)