Gdf: sequestrati a Dhl 20 mln per frode fiscale su Iva e contributi - Il Sole 24 ORE

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L'indagine, secondo il comunicato della Gdf, ha portato alla scoperta di "una complessa frode fiscale caratterizzata dall'utilizzo di fatture soggettivamente inesistenti, da parte della multinazionale, e dalla stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, effettuata in violazione della normativa di settore".

A Dhl Supply Chain e' stata notificata "una informazione di garanzia in tema di responsabilita' amministrativa degli enti in relazione agli illeciti penali commessi dai dirigenti della stessa". (Il Sole 24 ORE)

Su altri media

Dunque manodopera che non sarebbe dovuta esistere per Dhl o che comunque non avrebbe dovuto lavorare per la multinazionale a certe condizioni. Un metodo che avrebbe arricchito la grande azienda in modo illecito e che l’avrebbe così messa anche in una posizione di superiorità rispetto ai concorrenti (Today.it)

La Guardia di Finanza ha sequestrato 20 milioni di euro a Dhl Italy, società del colosso americano della logistica, per frode fiscale su Iva e contributi. Tutti i dettagli sull’indagine della procura di Milano. (Startmag Web magazine)

74/2000 (Dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti)”. Il provvedimento eseguito dalla Guardia di Finanza di Milano rientra in un’indagine denominata Mantide avviata sia dalla Finanza, sia dall’Agenzia delle Entrate per una presunta evasione contributiva attuata da Dhl Supply Chain tramite un corsorzio e alcune cooperative. (TrasportoEuropa)

Ora il sequestro d'urgenza disposto dalla Procura attende la convalida del giudice per le indagini preliminari. A danni ovviamente di tutta l'economia del Paese (Fanpage.it)

Stamani, nei confronti della filiale italiana del gruppo e di suoi manager il Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza (Gdf) di Milano ha eseguito un sequestro preventivo d’urgenza di oltre 20 milioni di euro per una presunta maxi frode sull’Iva. (Corriere del Ticino)

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, condotte nell’operazione «Mantide» dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Entrate, la società del gruppo Dhl si interfacciava con un consorzio a cui facevano capo società di intermediazione di manodopera che assumevano formalmente ma non versavano i contributi per i lavoratori impiegati nelle consegne (Il Manifesto)