BoJo ei party in lockdown, ora indaga anche la polizia

Il Fatto Quotidiano ESTERI

Dopo settimane di tentennamenti e giustificazioni, il Metropolitan Police, il corpo di polizia londinese, ha finalmente deciso di aprire una indagine formale sul partygate, la serie di feste tenute nella primavera del 2020 a Downing Street 10, residenza e ufficio del primo ministro britannico, in presunta violazione delle restrizioni Covid imposte al resto della popolazione

(Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

Bisognerà attendere almeno giovedì perché Johnson riferisca, come promesso, ai Comuni sul rapporto Grey. Johnson risponde con un sonoro "no" e accusa Starmer di essere uno "sfrenato opportunista" che, fosse stato al suo Posto, "avrebbe tenuto il Paese in lockdown". (AGI - Agenzia Italia)

"Non posso quindi pronunciarmi in merito perché la domanda riguarda un'inchiesta in corso - la replica di Boris Johnson, con riferimento al cosiddetto "rapporto Sue Gray", chiamato a ricostruire fatti e e responsabilità -. (Euronews Italiano)

In inglese si dice "let them eat cake": alla lettera, che mangino una torta, e la goccia che ha fatto traboccare il vaso, spingendo Scotland Yard ad aprire un'inchiesta sui party illegali a Downing Street, potrebbe essere stata proprio una torta l premier che sognava di imitare Winston Churchill, e ne ha scritto una biografia, paragonato a Maria Antonietta: un infausto destino per Boris Johnson. (La Repubblica)

“Per quanto riguarda gli eventi su cui sta indagando la Polizia metropolitana, abbiamo chiesto che siano fatti riferimenti minimi nel rapporto del Cabinet Office”, si legge quindi nella dichiarazione diffusa da Scotland Yard. (Il Fatto Quotidiano)

"Johnson", ha detto Starmer, "ha cambiato la sua versione dei fatti su quello che è successo davvero alle feste di Downing street e ha imbrogliato il parlamento. Secondo quanto riporta la stampa britannica il rapporto della funzionaria Sue Gray non sarebbe ancora ufficialmente nelle mani del premier. (Avvenire)

ileri: «Rivedere le norme sul green pass». «Era atteso il calo a fine gennaio, aspetterei qualche settimana e rimodulerei il green pass in coincidenza con la fine dello stato d'emergenza il 31 marzo. Bisogna rimodularlo e allungarlo per chi ha fatto la terza dose e per i guariti, ma su base scientifica. (Il Sole 24 ORE)