La figlia dell’operaio morto: “Dignità e verità per mio padre. Questo sterminio deve finire”

La figlia dell’operaio morto: “Dignità e verità per mio padre. Questo sterminio deve finire”
La Repubblica INTERNO

«Quello che ci teniamo a dire è che questo accade perché il lavoro edile non è visto come usurante, ma oltre i 60 anni non si hanno più i riflessi di un giovane, nonostante nostro padre fosse molto scrupoloso, un ottimo lavoratore, un capo cantiere di quarto livello». È la denuncia mista a dolere e rabbia di Giuseppina Russo, la figlia di Antonio, l’operaio 63enne morto durante i lavori nel canti… (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Per motivi da appurare – una delle ipotesi è che ci sia stato un malfunzionamento dei freni del carrello, ma è tutto ancora da verificare – ha perso il controllo del mezzo, che si è scontrato con un altro macchinario. (il manifesto)

Vedovo, alla soglia della pensione. Antonio Russo , l’ultima morte del lavoro a Napoli nella metropolitana. (Positanonews)

Il primo punto è chiaro: stabilire in quale regime contrattuale lavoravano i tre operai coinvolti nell’incidente di due giorni fa. A partire dal trenino di traduzione, dal mezzo su rotaie che serviva a portare gli operai dalla parte alta del cantiere al centro delle attività, che è improvvisamente deragliato. (ilmattino.it)

Napoli, un morto e altri due feriti nel cantiere metro

Gravissimo incidente sul lavoro nel cantiere della metropolitana di Napoli, in Ruffo di Calabria a Capodichino: coinvolta una squadra di tre operai. Antonio Russo, 63 anni, di Giugliano è morto sul colpo, mentre altri due colleghi, Michele Pannone (54 anni) e Salvatore Agliottone (59), sono rimasti gravemente feriti e sono stati portati in ospedale. (Tutto Napoli)

«È un gravissimo problema sociale sotto gli occhi di tutti». (Corriere della Sera)

Continua incessante la conta dei morti sul lavoro in Italia. Un operaio di 63 anni è rimasto schiacciato tra due mezzi in movimento all’interno del cantiere. (Il Fatto Quotidiano)