La presidente Albertina Soliani:: "In quel giorno c'era il destino del mondo migliore"

il Resto del Carlino INTERNO

Dal palco, con una folla assiepata e osannante la libertà, Albertina Soliani (presidente istituto Cervi), così inizia il suo discorso: "Il 25 aprile ha un significato immenso, chi pensa di schivarlo o lo vede o si sente distante, non ha capito che in quel giorno c’era il destino del mondo migliore, se poi è così distratto e si trova alla guida del Paese, è un grosso problema per il Paese stesso, per la coscienza democratica degli italiani i quali sanno cosa è stato il 25 aprile e chi guida l’Italia oggi deve saperlo". (il Resto del Carlino)

Su altri giornali

Un atto simile di per sé è una vergogna inaudita, figuriamoci poi se messo in atto in quel luogo e in quel giorno. Solo dei delinquenti possono mettere in atto un’azione simile. (il Resto del Carlino)

Casa Cervi: rubato l’incasso della Festa del 25 aprile L’aggressione fortunatamente non ha avuto gravi conseguenze sulle persone, ma in pochissimi secondi è andato in fumo buona parte del ricavato di uno splendido 25 aprile, il lavoro di tantissimi volontari, dei collaboratori di Casa Cervi, e l’entusiasmo di un pubblico partecipe e generoso. (Redacon)

L’avrebbero aggredita e poi rubato l’intero incasso del 25 Aprile a Casa Cervi di Gattatico (Reggio Emilia), dove nel corso della giornata c’era stata la Festa della Liberazione. (Il Primato Nazionale)

È tardi e a Gattatico sono tutti stanchi ma sorridenti, si raccolgono le fatiche e i soldi della giornata. La grande Festa volge al termine, qui dove la Liberazione si respira e si vive ogni giorno: siamo nella patria dei Sette fratelli, fucilati dai fascisti il 28 dicembre 1943. (il Resto del Carlino)

Lo fanno sapere da Casa Cervi, a Gattatico in provincia di Reggio Emilia, animata ieri da circa 10.000 presenze. L'aggressione si è verificata nel parcheggio del complesso: quattro persone con il volto incappucciato hanno spruzzato dello spray urticante al peperoncino sulle due persone che stavano trasportando le cassette metalliche con i proventi delle vendite di cibo e bevande della giornata- si parla di non meno di 80.000 euro- per poi dileguarsi attraverso i campi. (Corriere)

«Uno schiaffo a tutto il popolo di Casa Cervi, che continua ad essere nel mirino, 80 anni fa incendiata dai fascisti, oggi bersaglio di questa aggressione». Albertina Soliani, presidente dell’Istituto dedicato al padre dei sette fratelli antifascisti fucilati dai repubblichini a Reggio Emilia il 28 dicembre 1943, descrive così il furto subito la sera del 25 aprile. (il manifesto)