Rapina a Casa Cervi: sottratti 90mila euro durante la festa della Liberazione

Il furto

La sera del 25 aprile, al termine della grande Festa della Liberazione a Casa Cervi, è avvenuto un evento sconcertante. Un gruppo di malviventi ha aggredito i volontari dell'Istituto Alcide Cervi, una dipendente e un collaboratore, rubando loro le valigette contenenti l'incasso della giornata, pari a 90mila euro.

L'aggressione

L'aggressione, avvenuta poco prima delle 23:00, è stata eseguita con l'uso di spray al peperoncino. Fortunatamente, non ci sono state gravi conseguenze per le persone coinvolte. Tuttavia, in pochi secondi, è andato in fumo il ricavato di uno splendido 25 aprile, frutto del lavoro di numerosi volontari e dell'entusiasmo di un pubblico partecipe e generoso.

Reazioni e conseguenze

Albertina Soliani, presidente dell'Istituto dedicato al padre dei sette fratelli antifascisti fucilati dai repubblichini a Reggio Emilia il 28 dicembre 1943, ha descritto il furto come uno schiaffo a tutto il popolo di Casa Cervi. Questo evento ha gettato un'ombra sulla grande giornata di festeggiamenti della Liberazione, che aveva visto la partecipazione di 10/12mila persone, nonostante le previsioni meteo avverse.

La festa della Liberazione a Casa Cervi

La Festa della Liberazione a Casa Cervi è un evento di grande importanza, che si svolge ogni anno il 25 aprile. Questa celebrazione si tiene nella patria dei Sette fratelli, fucilati dai fascisti il 28 dicembre 1943. La festa è caratterizzata da musica, letture e gli interventi di personalità politiche locali e nazionali. Nonostante l'incidente, la determinazione e lo spirito di resistenza del popolo di Casa Cervi rimangono inalterati.

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