"Emanuela Orlandi l'ho rapita io, me lo ordinò il Presidente": la confessione shock dell'uomo di fiducia del boss della Magliana

Repubblica Roma INTERNO

Pedinò per alcuni giorni la giovane e poi ebbe il via libera per "prelevarla".

"Emanuela Orlandi l'ho rapita io, me lo ordinò il Presidente": la confessione shock dell'uomo di fiducia del boss della Magliana di Giuseppe Scarpa. Il manifesto che apparve sui muri di tutta Roma (per anni) dopo il rapimento di Emanuela Orlandi. Per il sequestro Marco Sarnataro venne ripagato da Enrico De Pedis, capo della sanguinaria banda, con una Suzuki 1100. (Repubblica Roma)

Ne parlano anche altre testate

"Venni a sapere poi che mio figlio, – conclude Sarnataro – per questa cortesia, ebbe in regalo una moto Suzuki 1100" Nel racconto dell’uomo, già noto alla giustizia, la confessione resa dal figlio morto però un anno prima, nel 2007. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

“”Emanuela Orlandi l’ho rapita io, me lo ordinò il Presidente”: la confessione shock dell’uomo di fiducia del boss della Magliana”. E di arrivare quindi a capire che fine ha fatto Emanuela e per mano di chi (Blitz quotidiano)

I verbali inediti di due amici di Emanuela Orlandi: "Abbiamo riconosciuto il rapitore in un identikit. (Repubblica Roma)

Mio figlio mi disse che dopo averla pedinata per alcuni giorni, ebbero da De Pedis l'ordine di prelevarla", è quanto si legge nel verbale reso ai poliziotti da Salvatore Sarnataro a ottobre 2018 e pubblicato da Repubblica. (Sky Tg24 )

Due amici della 15enne, Angelo R. e Paola G., riconobbero in una foto segnaletica il presunto sequestratore. Il 19 o 20 giugno 1983 " la comitiva di amici, tra cui vi era anche Emanuela, venne affiancata da un'auto " in via dei Corridori " (ilGiornale.it)

Nel racconto dell’uomo è contenuta la confessione del figlio Marco Sarnataro, morto nel 2007 a 46 anni:. Dopo aver lungamente riflettuto ho deciso di riferire quanto appreso da mio figlio Marco alcuni anni fa in relazione alla vicenda di Emanuela Orlandi Nel racconto l’uomo, con diversi precedenti penali alle spalle, spiegò che il figlio agì per ordine di Enrico De Pedis, boss della Banda della Magliana. (News – Roba da Donne)