Reddito cittadinanza a esponenti clan nel vibonese, sequestro beni a 23 persone - VIDEO

Il Lametino INTERNO

L’indagine ha evidenziato come 23 soggetti, residenti nella provincia di Vibo Valentia, hanno indebitamente percepito il sussidio economico rendendo false dichiarazioni all’atto della richiesta, ovvero omettendo di comunicare informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca entro i termini previsti, durante l’erogazione del beneficio.

7 decreto-legge 28 gennaio 2019 n.4, i quali avevano richiesto ed ottenuto il sussidio economico. (Il Lametino)

La notizia riportata su altri media

Il reddito di cittadinanza è senza alcun dubbio uno degli argomenti principali di queste ultime settimane. Infatti entro il 31 gennaio è sempre necessario rinnovare l’Isee per continuare a percepire il reddito di cittadinanza (ContoCorrenteOnline.it)

Tutte le posizioni sono state segnalate e l'Inps ha disposto la revoca del sussidio e l'attivazione delle procedure di recupero delle somme. Tutte le posizioni sono state segnalate e l’Inps ha disposto la revoca del sussidio e l’attivazione delle procedure di recupero delle somme già indebitamente percepite (Livesicilia.it)

Tempo di lettura < 1 minuto. VIBO VALENTIA – Ventitré persone sono indagate nell’ambito di un’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, sulla regolarità della fruizione del “reddito di cittadinanza”. (Quotidiano del Sud)

L’indagine ha evidenziato come 23 soggetti avrebbero indebitamente percepito il sussidio economico rendendo false dichiarazioni all’atto della richiesta o omettendo di comunicare informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca entro i termini previsti, durante l’erogazione del beneficio. (Il Vizzarro)

Se sei Emanuele Mancuso, nipote del “capo indiscusso” Luigi Mancuso e figlio del boss Pantaleone Mancuso detto “l’Ingegnere”, fai parte della ‘ndrangheta per discendenza. Con mio zio Luigi – spiega Emanuele Mancuso – non abbiamo mai parlato di queste cose, neanche con i miei parenti, al massimo si parlava in generale della Madonna di Polsi”. (Zoom24.it)

” E l’inchiesta -dichiara questa mattina il procuratore Camillo Falvo alla Gazzetta del Sud -non è finita qua, in quanto altre posizioni sono già al vaglio degli inquirenti Il gip del Tribunale di Vibo Marina Russo, su disposizione del procuratore Camillo Falvo ha infatti disposto il sequestro preventivo delle somme incassate3, per un totale che supera gli 80mila euro. (Zoom24.it)